Una
boccata di ossigeno per i cittadini vessati da anni da Equitalia,
perché è chiaro che noi non ne rimpiangeremo i suoi metodi molto spesso
sopra le righe, vedi le cartelle esattoriali "illegittime "spedite per
conto di Acqualatina, ma siamo anche consci che questo si trasformerà
in un vero e proprio dramma per le casse sempre più povere del nostro
comune, costretto a fare i conti non solo con i mancati introiti
targati Equitalia, ma anche con un taglio sempre più feroce dei
trasferimenti da parte dello Stato centrale, che fregandosene dei
bisogni dei cittadini ha usato la scure dei tagli per obbligare i
comuni al taglio dei servizi, favorendone in molti casi la
privatizzazione, oppure cosa ancora più grave hanno introdotte nuove
tasse che hanno colpito in maniera disuguale i cittadini.
Infatti ad essere fortemente penalizzate sono state soprattutto le
classe sociali più povere, che invece di essere sostenute con
provvedimenti legislativi adeguati, sono state abbandonate al loro
destino.
Certo che i comuni hanno avuto molto tempo per adeguarsi, ma in molti
casi non lo hanno fatto. Secondo fonti giornalistiche, i comuni
italiani inadempienti sono 6000 su 8000.
E' il comune di Formia?
Probabilmente la notizia è sfuggita al comune di Formia, che infatti
con determinazione n.128 del 08/05/2013, dell'ufficio
"economico-finanziario", ha affidato la riscossione delle delle prime
tre rate della TARES per l'anno 2013 proprio alla società Equitalia sud
s.p.a.
Ancora prima con deliberazione di Giunta Municipale n. 114 del 19
aprile 2013 la vecchia amministrazione aveva stabilito la riscossione
del nuovo tributo comunale sui rifiuti e servizi in quattro rate (con
le seguenti scadenze: 30/06/2013 - 31/08/2013 - 31/10/2013 -
31/12/2013).
Così come di analogo tenore paiono essere le successive determinazioni
e cioè la n.157 del 22/05/2013 (approvazione ruolo tassa rifiuti solidi
urbani -suppletivo anno 2012 e precedenti) e la n.158 del 22/05/2013
(approvazione ruolo per acconto TARES anno 2013), entrambe emesse
dall'ufficio "economico-finanziario" senza che sia chiarita la
questione Equitalia.
La TARES ("TAriffa Rifiuti E Servizi") è un'imposta in tema di gestione
dei rifiuti figlia dalla legge 22 dicembre 2011 n. 214, in sostituzione
della TIA (Tariffa di igiene ambientale) o, come nel nostro caso della
Tassa smaltimento rifiuti solidi urbani (TARSU).
Il nuovo tributo, introdotto dalla legge 22 dicembre 2011 n. 214, di
conversione del decreto legge 6 dicembre 2011 n. 201 (c.d. "decreto
salva italia"), entrerà in vigore dal 1º gennaio 2013 e consiste in
un'imposta basata sulla superficie dell'immobile di riferimento, che ha
come obiettivo la copertura economica per intero del servizio di
raccolta e smaltimento rifiuti del comune, ma non solo.
La TARES dovrà finanziare anche i "servizi indivisibili" forniti dai
comuni come, ad esempio, l'illuminazione pubblica, la manutenzione
delle strade, la polizia locale, le aree verdi, servizi che attualmente
vengono pagate dai cittadini con le normali tasse.
Quindi da un lato ci sarà un aumento delle imposte comunali ai danni
dei cittadini e dall'altro queste tasse non saranno probabilmente
riscuotibili perché il comune di Formia non ha, per tempo, avviato le
procedure per trovare un soggetto pubblico in grado di sostituire
Equitalia nello svolgimento di questo servizio fondamentale, il solo in
grado di garantire la propria sopravvivenza economica e quindi
l'erogazione dei servizi ai cittadini che garantisce.
Ora si tratta di capire quali saranno le conseguenze di questa omissione sul bilancio comunale e le conseguenze per i cittadini.
Per questo motivo chiediamo chiarezza ai due candidati che sono andati
al ballottaggio, invitandoli a spiegare ai cittadini di Formia la loro
posizione in merito.
Gennaro Varriale
segretario del circolo "ENZO SIMEONE"
partito della Rifondazione Comunista
Formia
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