............L'ineffabile sindaco Forte ne combina un'altra delle sue...............

Il problema del piazzale IV Novembre antistante la stazione ferroviaria, da più parti evidenziato, ci obbliga a porre una domanda e subito dopo di sottoporre all'attenzione dell'opinione pubblica una considerazione su quale sia l'idea di sviluppo dell'attuale amministrazione di centrodestra.

La prima riguarda il progetto. Come è possibile che un progetto di riqualificazione urbana, di così notevoli dimensioni, abbia cancellato il nodo di scambio bus – treno così importante senza valutare le conseguenze sui flussi di mobilità?

La seconda riguarda la mobilità della città e la strategia di gestione, ovvero caos e immobilismo. Infatti, il netto peggioramento del servizio di trasporto locale, che si aggiunge al mai troppo pessimo trasporto ferroviario, è parte di un problema più grande che del solo smaltimento del traffico cittadino.

Da allora nulla è stato fatto , quanto meno, per capire la dimensione del problema. Per cui oggi, al già insopportabile traffico, si deve aggiungere anche il problema di quanti devono cambiare bus con treno e viceversa.

L’impreparazione a far fronte allo spostamento, ha creato un danno notevole sia ai lavoratori pendolari che ai turisti, soprattutto quelli che risiedono fuori dalla nostra città, che devono sobbarcarsi un ulteriore onere per di spostarsi alla ricerca dei mezzi pubblici, se non vogliono ricorrere al trasporto privato, cosa che andrebbe ovviamente evitata, ma da questo orecchio le amministrazioni passate e presenti non hanno mai voluto sentirci, relegando Formia agli ultimi posti nella classifica delle città cosiddette “sostenibili”.

Ad essere danneggiati sono anche ai lavoratori della CO.TRA.L, l'azienda della regione Lazio che si occupa di trasporto extraurbano, il cui gabbiotto è stato spostato sul marciapiede nei pressi del ponte ferroviario di via Pasquale Testa, in una zona priva di qualsiasi servizio, e che risulta anche pericolosa essendo in prossimità di un incrocio.

Nella nostra città i cittadini sono visti solo come limoni da spremere, soprattutto se pensiamo al proliferare dei parcheggi a pagamento e alla cronica carenza di strisce bianche, concentrate soprattutto nella zona dell'ex scalo merci marittimo (piazzale Vespucci). Le stesse che probabilmente andranno a sparire nei prossimi anni, visto che nelle intenzioni del sindaco la zona diventerà in un futuro, parte integrale dei porto turistico targato Ranucci.

Lo spostamento della stazione delle autolinee nel porto può costituire un vantaggio, a condizione che il collegamento tra piazzale Vespucci e piazza IV Novembre sia rapido ed efficace che, inevitabilmente, si traduce nell’aumentare la frequenza delle corse e diminuire volumi di traffico nel centro.

Questo significa gestire gli accessi e la sosta, ragion per cui sono coinvolte le aziende di trasporto e di gestione della sosta. Per brevità ci fermiamo qui, rimandando quanti abbiano a cuore il problema al documento in cui a suo tempo il circolo più approfonditamente affrontò la questione.

Nulla di tutto questo è stato fatto. Quando i lavori saranno finiti il sindaco correrà ad inaugurare i lavori incolpando gli altri dei disagi e tutto rimarrà come prima senza che nulla cambi.

Le parole d’ordine dell’ineffabile Purini e cioè accoglienza, accessibilità, apertura, saranno tristemente “arrotate” dall’inesorabile passaggio delle auto dentro la città, che tra qualche anno cammineranno anche sui marciapiedi.

Non è fantasia è realtà. Andate a Gianola per vedere.

 

Gennaro Varriale

Segretario del Circolo "Enzo Simeone"

Partito della Rifondazione Comunista

Formia

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