Quello
a Rifondazione è stato un voto libero e concreto, rappresentativo di
una vera alternativa di sinistra comunista; un voto senza ambiguità al
contrario dei tanti, troppi, espressi per misera convenienza personale
o sotto ricatto, a quelle liste e quelle coalizioni che altro non
rappresentano se non gruppi di potere politico-affaristico organizzati
che da decenni speculano sui bisogni della nostra città.
Quella di presentarsi da soli è stata una scelta ponderata e
inevitabile, naturale prosecuzione di un tenace impegno politico
portato avanti da anni e condiviso da tutti i compagni e le compagne;
una scelta fondata sulla cosciente consapevolezza delle eventuali
ripercussioni che una contrapposizione totale e concreta ai gruppi di
potere politico affaristico della città avrebbe determinato.
Siamo stati impegnati in una campagna elettorale impari, esprimendo
senza paura di smentita, le rivendicazioni delle classi sociali meno
abbienti, dei comitati per l'acqua pubblica e le nostre posizioni sul
futuro della città, cercando di scuotere un'opinione pubblica
ipnotizzata da una campagna elettorale inconsistente quando non
visionaria.
Quanti hanno sperato nel cambiamento ora sono serviti e pregati di
riaccomodarsi al palo. Ora che anche gli elettori del centro-sinistra
si vedranno rappresentati in consiglio comunale da ambigui personaggi
di destra, si renderanno forse conto di aver perso un'altra occasione
per costruire un'alternativa vera agli "zii", ai "principi" e ai "ras",
autentiche metastasi culturali di questa città.
D'altronde mentre fanno finta di litigare a Formia, centro-sinistra e
centro-destra, a Roma governano senza alcun problema, anzi sembrano
proprio andare d'amore e d'accordo, così da far pensare che nella
nostra città sia in corso una farsa, utile solo a gettare polvere negli
occhi di chi ancora crede in buona fede che le differenze tra le forze
rimaste in campo siano tali da giustificare il voto per l'uno o per
l'altro.
I comunisti hanno conosciuto momenti peggiori, da cui sono usciti
grazie al sacrificio ed al lavoro duro dei tanti/e compagni/e, che
negli anni si sono succeduti nel circolo, dando prova di una capacità
organizzativa da fare invidia a forze di ben altra consistenza.
Per queste ragioni il consenso riservatoci dai nostri elettori, ci dà
comunque la forza di continuare a parlare di acqua pubblica, di
diritti, delle emergenze sociali, di trasparenza, di legalità, di
cultura, di spazi pubblici, di lotta alla casta, della piaga
dell'abusivismo edilizio, di lotta alla criminalità organizzata e
continueremo a essere al fianco dei precari, dei disoccupati, dei
lavoratori in lotta, dei migranti e di tutti gli ultimi che affollano
la nostra città.
Chi pensa che l'esito elettorale possa frenare la nostra azione
politica, fosse solo per un momento, si sbaglia di grosso. Continueremo
senza tregua, sempre a testa alta e forti delle nostre idee, senza
complessi di sorta nei confronti di quanti sono invece professionisti
nel lusingare la città solo al tempo delle elezioni.
Gennaro Varriale
segretario del circolo "ENZO SIMEONE"
partito della Rifondazione Comunista
Formia
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