La giungla degli affidamenti e dei contributi da parte del comune di Formia

Non sorprende affatto l'arroganza del sindaco che, nell'arco di venti giorni, senza discussione alcuna, ha affidato un bel pezzo di parco ad un privato, perché passi dall'essere un area verde libera e pubblica in un'area di sosta per i camper.

E non sorprende affatto che le numerose richieste di affidamento della casina e di riqualificazione del parco, così come le iniziative, siano cadute nel vuoto, miseramente in secondo piano di fronte alle "problematiche" di decoro urbano, "traffico ed ordine pubblico". Evidentemente strumentali se si pensa che un anno è trascorso senza che tali "problematiche" siano state sollevate.

Non sorprende, se si conosce il lavoro di demolizione dell'attuale giunta di centrodestra di qualsiasi forma di trasparenza nella gestione della cosa pubblica, tra cui e non a caso, quella dell'immenso patrimonio edilizio pubblico, fatta di tanti immobili, sconosciuti ai più, ma di cui continuamente troviamo traccia nell'albo pretorio online, dove sono pubblicati innumerevoli affidamenti di beni comunali ad associazioni locali.

Gli affidamenti avvengono in virtù degli articoli 8 e 15 dello STATUTO DEL COMUNE DI FORMIA, che "PREVEDE LA VALORIZZAZIONE E LA TUTELA DEI DIRITTI DEI CITTADINI, DELLE FORMAZIONI SOCIALI E DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO CHE RAPPRESENTINO INTERESSI GENERALI E DIFFUSI OPERANDO SENZA SCOPO DI LUCRO NEI SETTORI SOCIO ASSISTENZIALE, EDUCATIVO, SANITARIO, CULTURA, SPORT E TEMPO LIBERO PER LA SALVAGUARDIA DELLA NATURA, DELL'AMBIENTE, DEL PATRIMONIO STORICO, ARCHEOLOGICO ED ARTISTICO". Tuttavia, al fine lodevole, non corrispondono pratiche altrettanto lodevoli, come purtroppo abbiamo avuto modo di appurare, viste le notevoli zone d'ombra in cui queste avvengono. Infatti, una procedura "solare" vedrebbe la pubblicazione e diffusione del regolamento comunale, delle condizioni e dei requisiti utili, quindi il bando, la pubblicazione delle domande, gli esiti e le motivazioni secondo statuto.

Invece, nulla di tutto ciò: il contrario. In primis, non ci è stato possibile consultare il regolamento comunale degli atti del Patrimonio, artt. 13, 14 e 15, indisponibile sul sito del comune. Per cui non è dato sapere quali siano le procedure per ottenere l'attribuzione, anche a pagamento, di un immobile comunale. Credere che basti veramente la sola domanda del responsabile dell'associazione, è davvero dura, ammesso che tutti sappiano di questa possibilità. E' necessaria una puntuale e più incisiva opera di trasparenza, con la quale intervenire per cancellare sacche di privilegio, prive di qualsiasi giustificazione, soprattutto se usate per fini ben diversi da quelli sbandierati, cedendo all'italico vizio, molto comune, di trasformare un'ottima intenzione in un pessimo risultato.

Alla questione degli affidamenti si affianca quella sempre spinosa della concessione di sovvenzioni e contributi a terzi, di cui più di uno ignora l'esistenza. Forse non tutti sanno che esiste un regolamento comunale di vent'anni fa, 14 Marzo 1991, firmato dall'allora presidente del consiglio comunale, oggi sindaco, Michele Forte, con cui si è stabilito che il comune di Formia entro il 28 Febbraio di ogni anno deve pubblicare l'elenco degli interventi a sostegno di attività di carattere sociale, culturale, sportivo ed etc. Peccato che il regolamento comunale sia tutt'altro che rispettato, visto che, da documentazione in nostro possesso, abbiamo verificato che i contributi sono stati stanziati ben oltre il limite stabilito.

Senza escludere il ben più succoso capitolo dell'assegnazione di contributi ad associazioni sportive per attività o manifestazioni per l'anno 2011. Dalla determinazione n. 263 del 13 dicembre 2011, infatti, scopriamo che lo sport a Formia ha ricevuto, a vario titolo, contributi per un importo pari a circa 25mila euro. L'articolo 6 del regolamento prevede, inoltre, l'istituzione di un albo comunale delle associazioni aventi titolo e che l'accesso ai finanziamenti comunali sia possibile solo a queste associazioni iscritte a tale albo.

Purtroppo, abbiamo provato a cercarne una copia nel sito del comune di Formia, ma senza alcun risultato. Quindi, se qualcuno ne ha una copia, ci faccia il piacere di darcela, così da soddisfare la nostra curiosità. Provvederemo noi a renderla pubblica in formato elettronico. Ovviamente, l'omissione non è stata esclusivamente dell'attuale giunta, ma ha riguardato un po' tutte le amministrazioni succedutesi negli anni alla guida del nostro comune. Però, a questo punto, è arrivata l'ora di cambiare registro. Pertanto, chiediamo che tutti siano chiamati al rispetto delle regole date dal Comune.

La nostra proposta è la trasparenza degli atti riguardanti gli affidamenti. Non solo deve essere rispettato quanto scritto nel regolamento comunale per la concessione di contributi economici, respingendo ogni irregolarità, ma deve essere reso solare e lampante ogni passo delle pratiche aperte a tal fine. Vuol dire, prima di tutto, la pubblicazione sul sito comunale: 1) dell'albo comunale delle associazioni; 2) l'elenco delle associazioni che nell'ultimo quinquennio hanno ricevuto contributi e affidamenti di strutture comunali, con nome del responsabile, sede legale, statuto ed elenco soci. Poi, nel caso di soli contributi, "l'ammontare dell'importo ed il rendiconto di come questi soldi siano stati spesi". Mentre, nel caso di un immobile, deve essere pubblico: "il canone annuo, l'anno in cui è stato dato in concessione e il testo integrale della convenzione".

Il primo banco di prova sta nella delibera n. 69 del 5 aprile 2012 della giunta comunale con cui ha fornito al dirigente del settore Servizi Sociali, Scuola, Cultura, Sport e Turismo, le linee di indirizzo per l'affidamento, mediante procedure di evidenza pubblica, della gestione delle strutture sportive di proprietà comunale ad associazioni iscritte all'albo comunale. La durata dell'affidamento è decennale. Anche in questo caso il rischio è che qualcuno possa approfittare della "generosità" del sindaco, per avviare lo sfruttamento di un bene realizzato per essere liberamente fruibile da tutti. Ragion per cui, ci chiediamo se non sia possibile prevedere la gestione diretta da parte del comune di tali strutture, considerato quanto incassano gli attuali gestori e quanto ne ricava il comune.

In tal modo, riteniamo che sarebbe possibile introdurre la gratuità per le fasce sociali più deboli, al fine di farle avvicinare allo sport senza l'incombenza di dover pagare soldi che non hanno per usare uno spazio che è anche loro. I beni comunali sono dei cittadini e gli amministratori devono gestirli nell'interesse collettivo, non particolare, come appare quello del parco De Curtis, dove s'è agito a vantaggio di pochi contro le richieste di molti.

Ogni momento in cui si chiede l'apertura di uno spazio alla gente vedrà sempre il nostro favore.

 

Gennaro Varriale

Segretario del Circolo "Enzo Simeone"

Partito della Rifondazione Comunista

Formia

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