La ex lavoratrice dei trasporti scolastici di Formia, licenziata "senza giusta causa" nei giorni scorsi dall'azienda che gestisce tale servizio, ha iniziato la procedura per l'attivazione della vertenza di lavoro, presso il Tribunale del Lavoro di Latina, per ottenere il reintegro sul posto di lavoro. Contestualmente la lavoratrice ha inviato una missiva al Dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Formia, con la quale è stato chiesto formalmente la risoluzione contrattuale del contratto di appalto dei trasporti del servizio scolastico affidato alla Formia Noleggi srl. La lavoratrice, controinteressata vicenda, ha eccepito tutte le gravi inadempienze della società aggiudicataria dell'appalto. Contrariamente a quanto sostiene l'assessore alla Istruzione del Comune di Formia, il capitolato speciale di appalto, all'art. 14, prevede che " (...) l'impresa aggiudicataria si impegna ad assumere (...) il personale attualmente operante nei servizi di cui al presente appalto con i medesimi livelli occupazionali". L'art. 25 dello stesso capitolato, inoltre, prevede che "(...) ai sensi dell'art. 1456 c.c. costituiscono cause di risoluzioni contrattuali: a) violazione alle leggi, norme, regolamenti a TUTELA DEI LAVORATORI impiegati nel servizio (...)". Ebbene, come è possibile che la lavoratrice conosca queste norme del capitolato, e l'assessore che avrebbe indetto il bando non la conosce? Come mai lo stesso assessore alla Istruzione del Comune di Formia, invece di leggere gli atti da lui scritti, ha convocato l'azienda per conoscere la situazione della lavoratrice ingiustamente licenziata, e ha preso per valido ciò che l'azienda gli ha detto, senza sentirsi in dovere di ascoltare - come avrebbe dovuto - anche la lavoratrice? Rifondazione Comunista, nel frattempo, ha provveduto a richiedere formalmente la copia di alcuni atti amministrativi inerenti il servizio di trasporto scolastico, proprio per comprendere fino in fondo i termini della questione. E' stata infatti chiesta la copia del contratto di gestione, per capire come mai in un anno sono diminuite le ore di lavoro pro capite degli addetti al servizio, con un enorme risparmio da parte della azienda e contestualmente ci sia stato un aumento della retta da parte dei cittadini; del perché ci sia stato un aumento spropositato del costo del servizio a carico dell'Ente, passato da ottocentomila euro a un milione e centomila euro, ben 300 mila euro in più in un solo anno, praticamente un mezzo miliardo di vecchie lire di aumento a carico dei cittadini di Formia. Poi sono state richieste le copie delle visure camerali delle due aziende che si sono succedute in questi ultimi anni nella gestione del servizio, allegate ai fascicoli in possesso dell'Ente, cioè la "Formia Tour" e la "Formia Noleggi", per capire se dietro queste "manovre" non vi sia l'eventualità di elusione fiscale e contributiva, ma soprattutto per capire come è possibile concedere un servizio così delicato, come quello del servizio scolastico, a una azienda nata appena da un mese. Rifondazione Comunista confida nella celerità dell'amministrazione comunale di Formia nella concessione delle copie degli atti amministrativi richiesti, ripromettendosi di rendere pubbliche tutte le circostanze che emergeranno dalla valutazione degli atti. Gennaro Varriale |