Alle
prossime elezioni comunali, Rifondazione Comunista andrà con una
propria lista che avrà come candidato sindaco il compagno Gennaro
Varriale, attuale segretario del circolo "ENZO SIMEONE".
Vogliamo dare una svolta all'amministrazione della città rispetto alla
gestione che ha caratterizzato la giunta di centrodestra.
Un'amministrazione, - ricordiamo - quella targata Michele Forte, in
tutto e per tutto fallimentare nell'ottica della difesa dei beni
comuni, in quanto ossessionata da una politica di distruzione del
territorio e delle risorse economiche, orientata più a proteggere i
propri interessi che ad indirizzare i suoi sforzi verso politiche di
sostegno agli ultimi. Oggi, infatti, l'ingiustizia più grande della
nostra città è la disuguaglianza, con migliaia di persone espulse dal
vivere sociale.
A loro dedichiamo impegno, al fine di realizzare nuovi percorsi di
inclusione, in cui gli ultimi non siano abbandonati al loro destino,
portando soprattutto servizi laddove sia necessario, in particolare
nelle periferie, dove è necessario valorizzare gli spazi pubblici (vedi
il parco De Curtis) sottraendoli agli interessi dei privati.
D'altronde, la nostra è una città nella quale «l'unico cemento» che
tiene insieme la classe dirigente è quello delle relazioni personali,
familiari, di clan, che impedisce qualsiasi mobilità sociale, tanto che
a sfogliare l'album di famiglia della politica formiana troviamo ormai
da decenni le stesse persone, i loro cari ed i rispettivi «cerchi
magici», da cui la maggior parte della cittadinanza è esclusa vita
natural durante.
La sinistra deve sempre impegnare le proprie energie per abbattere
privilegi e disuguaglianze. Nel centrosinistra, forse, qualcuno lo ha
dimenticato. Ecco spiegata la ragione del nostro mancato sostegno alla
possibilità di andare in coalizione con altre forze del centrosinistra.
Sarà nostra cura rivedere - ad esempio - tutti gli affidamenti dei
servizi pubblici, promuovendo in alternativa alle tante privatizzazioni
dell'epoca Forte, il controllo sociale dei servizi pubblici locali
(gestione dei rifiuti, mobilità, servizi idrici, riscossione tributi,
ecc.), favorendo la partecipazione dei cittadini e dei lavoratori, così
come delle strutture pubbliche affidate ai privati.
Con il voto del prossimo maggio, infatti, i cittadini saranno chiamati
a giudicare quanti, nel consiglio comunale, si sono dimostrati complici
della Acqualatina spa, quelli che hanno permesso alla società
italo-francese di arricchirsi con i nostri soldi, senza assicurare i
livelli di servizio promessi. L'ultima folle scelta del sindaco di
Forte e della sua maggioranza, in ordine di tempo, è l'aver votato
l'approvazione delle tariffe dell'acqua (2012-2032), senza togliere la
remunerazione del capitale investito, così come deciso con i referendum
del giugno 2011. Ciò avrebbe consentito di ridurre la bolletta del 6%
nel 2012 e dell'8,8% nel 2013. Bisognerà partire dalla cose semplici
per dare sostanza all'idea di una Formia libera da Acqualatina. È
possibile, ad esempio, un'ordinanza anti-distacco ai sensi dell'art.50
comma 5 del TUEL e subito dopo riprendersi gli impianti (sorgente
Mazzoccolo) e pensare a realizzare una captazione alternativa a
quell'attuale per i quartieri serviti dalla sorgente di Capodacqua, che
ci renda completamente autonomi.
Allo stesso tempo, siamo molto preoccupati dello stato della gestione
del ciclo dei rifiuti, oggi in una condizione di incertezza e
confusione, che pertanto necessita un ritorno sotto il controllo
pubblico. In tempi non sospetti, avevamo proposto, insieme ad altre
forze politiche e sociali della città, la costituzione di un'azienda
speciale, sotto il controllo del consiglio comunale, perché consapevoli
che una gestione privata del servizio di raccolta rifiuti non avrebbe
portato a nulla di buono per la nostra città, sia per la qualità del
servizio, sia per la tutela dei lavoratori. Oggi confermiamo la nostra
proposta. E' inoltre nostra intenzione aderire alla campagna "Rifiuti
Zero".
La gestione delle risorse e del territorio deve essere al centro
dell'attività del consiglio comunale: per questo riteniamo necessaria
una diversa politica del territorio, che inizi dallo stop alla variante
al piano regolatore (P.R.G.) dell'architetto Purini, caratterizzata
dalla volontà del centrodestra di cedere il futuro della nostra città
ad un gruppo ristretto di speculatori, a danno dell'interesse generale,
mentre è necessario che la nostra città si doti di uno strumento
urbanistico capace di soddisfare i bisogni reali della collettività.
Sotto questo punto di vista, il porto "Marina di Castellone", del
senatore democratico Ranucci, rappresenta l'esempio della distanza che
esiste tra una riqualificazione urbanistica finalizzata all'uso di
pochi ed una alternativa orientata al bene comune. Questa è la
differenza che c'è tra una visione esclusiva della società ed un'altra
orizzontale e globale. Ragion per cui, l'unica proposta ritenuta
accettabile sarà la sua bocciatura definitiva.
L'attività edilizia per noi degna di attenzione è quella capace di
dotare la nostra città di case popolari utili a rispondere al
fabbisogno abitativo dei cittadini (anche stranieri). Nel frattempo, se
necessario, proporremo la requisizione di alloggi sfitti, così come
previsto dall'art. 7, L. n. 2248/1865, all. E).
Nel campo dei diritti civili, il nostro impegno va nella direzione
dell'istituzione del "registro delle coppie di fatto", con il quale si
riconosce anche alle coppie non legate dal vincolo del matrimonio
(civile e religioso), indipendentemente dal loro orientamento sessuale,
la possibilità di accesso ai servizi sociali e all'assegnazione delle
case popolari.
Ultimo, ma non meno importante elemento è la trasparenza nella Pubblica
Amministrazione e la lotta alla criminalità organizzata. E' necessario
che tutti gli atti siano resi disponibili al controllo del cittadino,
così come previsto dall'attuale normativa.
La lotta alla criminalità organizzata sarà l'occasione per passare
dalle chiacchiere da salotto ai fatti. Deve essere chiaro alle mafie
che noi nella nostra città non li vogliamo, e che non potranno più
godere di appoggi laddove era solito che avvenisse.
Ragion per cui, nell'attività amministrativa, faremo nostri i
suggerimenti provenienti dalle associazioni che da anni combattano
contro il crimine organizzato e che non hanno mai potuto godere di una
sponda istituzionale all'altezza della gravità del problema.
Circolo "Enzo Simeone"
Partito della Rifondazione Comunista
Formia
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