....................................Maranola nel cuore........................................

La città è nel caos più totale, ai problemi legati alla gestione dell'acqua, alla scuola, alla sanità, alla viabilità, si è aggiunto il problema della futura gestione dei rifiuti, ma il sindaco Forte continua ad avere un occhio di riguardo per la sua Maranola. L'amore che il sindaco nutre per la frazione da cui trae gran parte del suo consenso elettorale è ammirevole, molto meno lo è però se continua ad alimentarlo con i soldi pubblici. E' questo il caso del nuovo parcheggio che verrà realizzato a Maranola, dal valore di 600mila euro, di cui 275mila provenienti dalla regione Lazio.

Non vale la pena soffermarci troppo sulle parole con le quale il consigliere Riccardelli, in qualità di presidente della commissione lavori pubblici , ha voluto commentare la realizzazione dell'opera, perchè trattasi del solito tentativo di trasformare in oro, ciò che in altri paese sarebbe semplice routine, ma visto che da cittadini ci sentiamo tirati in ballo vogliamo chiedere al consigliere Riccardelli, proprio in qualità del ruolo che riveste, perché invece di aprire un nuovo cantiere, non hanno pensato di chiudere quello che è già aperto e che riguarda il parcheggio in località Campovortice.

Lo stesso che nel novembre 2010, quindi circa un anno fa, è stato soggetto ad uno smottamento probabilmente causato da problemi di natura tecnica amplificati dalle abbondanti piogge che si sono abbattute sulla nostra città in quei giorni. E che da allora ci risulta essere in un completo stato di abbandono, tanto da risultare ancora inagibile.

Ci pare evidente che quindi non siamo di fronte ad un semplice smottamento, ma a qualcosa di ben più grave se ad un anno dall'azione franosa siamo ancora in attesa che qualcuno ci dica del perché l'opera non sia stata completata e soprattutto del perché non siano state sanzionate le responsabilità di chi colpevolmente ha permesso che ciò avvenisse. Non è questione di lana caprina sapere del come vengono spesi i nostri soldi, soprattutto ora che la crisi impone ulteriori tagli ai trasferimenti statali agli enti locali. Un motivo in più per chiedere che i nostri soldi non vengano sperperati da chi sottintende alla loro gestione, in opere che non vedranno mai la luce.

Il flusso di soldi pubblici che continuano a piovere sulla frazione collinare, non ci pare si sia interrotto, basta soffermarsi su due determine: la 151/2011 dell'ufficio Economico-Finanziario con la quale si stanzia un "CONTRIBUTO ECONOMICO IN FAVORE DELLA PARROCCHIA S. LUCA EVANGELISTA IN MARA-NOLA PER FESTEGGIAMENTI ANNO 2011" e la 285/2011 dell'ufficio Opere Pubbliche, con la quale si finanzia il "RESTAURO DELL' ORGANO DELLA CHIESA S. MARIA DEI MARTIRI LOCALITÀ' MARANOLA -LAVORI DI COMPLETAMENTO (RESTAURO DELLA CASSA)".In entrambi i casi ci è stato impossibile conoscere la cifra esatta perché è uso dell'amministrazione comunale non pubblicare online il contenuto delle determine, ma solo un elenco sommario. D'altra parte a Maranola continuano a succedere cose molto strane, prendiamo ad esempio il nuovo stadio di calcio in costruzione di cui il Coni, in cambio della cessione del "Nicola Perrone", si faceva completamente carico, liberando l'amministrazione comunale da qualsiasi onere di natura finanziaria. Il sindaco Forte non più tardi del 7 Luglio del 2011 dichiarava che lo stesso sarebbe stato pronto per l'inizio della nuova stagione calcistica 2011/12.

E nell'occasione esprimeva tutta la sua soddisfazione sull'iter dei lavori, ma aggiungeva che l'amministrazione comunale si sarebbe attivata per chiedere un finanziamento di un milione di euro per la realizzazione di un parcheggio. Un finanziamento già previsto nell'elenco triennale delle opere pubbliche, infatti ecco spuntare la delibera di Giunta Comunale n° 216 del 28 Giugno 2011, con la quale il comune di Formia chiede alla regione Lazio un milione di euro per la "VIABILITA' E SISTEMAZIONE AREE ESTERNE A CAMPO SPORTIVO DI MARANOLA".

Non è ancora finita perché la Giunta Comunale con delibera n. 277 del 11 luglio 2011, decide che la richiesta di finanziamento regionale si debba trasformare, probabilmente a causa di un rifiuto proveniente dall'ente regionale, in un debito con la cassa depositi e prestiti per un importo pari a 990mila euro. Quindi cioè che era uscito dalla porta (nessun onere per il comune) rientra dalla finestra (debito da 990mila euro).

Intanto sarebbe utile capire del perché della necessità dell'accensione del mutuo , così su due piedi. Probabilmente è nelle pieghe dell'atto del notaio Ranucci n.92667 di Repertorio - raccolta n.24602 del 28.11.2006, con la quale si regolava la cessione dello stadio N. Perrone in permuta ai lavori di completamento e sistemazione del nuovo stadio comunale di Maranola che va cercata la soluzione al mistero.

Evidentemente chi ha dato l'assenso a tale cessione si è dimenticato colpevolmente del particolare che uno stadio senza parcheggio è inutilizzabile e che quindi rischia di somigliare più ad una cattedrale nel deserto.

Oppure peggio hanno voluto mettere la cittadinanza davanti al fatto compiuto, carpendo la buona fede di chi la domenica va a seguire la propria squadra del cuore, e che sognava di poter disporre di uno stadio moderno e per questo più accogliente, e che, insieme al resto della cittadinanza, dovrà accollarsi un mutuo da 990mila euro.

Se pensiamo poi che siamo ad ottobre è l'opera ci risulta ancora in fase di completamento e probabilmente non verrà completata - ad essere ottimisti - non prima della fine del 2012, nonostante le belle parole dell'assessore Cardillo Cupo che si è impegnato pubblicamente, perché l'opera venga consegnato alla fine dell'anno in corso, senza chiarire come verranno risolti i problemi di viabilità e di parcheggio, tanto gravi da aver imposto l'accensione del mutuo da 990mila euro, sperando che le spese extra finiscano qui. Ed allora ce lo spieghi lei consigliere Riccardelli, così attento quando si tratta di esaltare l'operato della sua giunta, perché quando si tratta di opere pubbliche non si riesce mai ad essere certi che le stesse vengano consegnati nei tempi previsti dal contratto.

Non sarebbe il caso di controllare ciò che avviene dei nostri soldi e poi una volta accertato il danno di rivalersi sulle ditte che hanno in carico i lavori? Oppure il vostro pensiero è altrove?

 

Gennaro Varriale

segretario del Circolo "ENZO SIMEONE"

Partito della Rifondazione Comunista

Formia

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