Il
Circolo "ENZO SIMEONE" del Partito della Rifondazione Comunista di
Formia organizza per sabato 15 dicembre e sabato 22 dicembre la
raccolta firme in sostegno della campagna referendaria su "lavoro,
pensioni e diaria".
L'appuntamento per i cittadini che vogliono firmare è a "PIAZZA DELLA VITTORIA" dalle ore 16.00 alle ore 22.00.
E' necessario opporsi ai provvedimenti governativi che minacciano
l'interesse generale e i beni comuni: lavoro, occupazione, pensioni,
diritti, democrazia.
Per contrastare l'attacco ai diritti dei lavoratori, in materia di
lavoro e di pensioni, il partito della Rifondazione Comunista, insieme
ad una variegata rappresentanza partitica e di movimento, si è fatto
promotore nella campagna di raccolta firme per indire 4 referendum, 2
sul tema delle pensioni e 2 sul tema del lavoro. Vi è un impegno,
inoltre, a sostenere un referendum sulla casta promosso dall'Italia dei
Valori.
PENSIONI: I due
referendum abrogativi sulle pensioni intervengono sulle norme inique
introdotte dai governi Berlusconi e Monti. La recente riforma delle
pensioni di Monti e Fornero prevede l'innalzamento dell'età
pensionabile, allungando di sei anni e più il tempo di lavoro.
L'obiettivo in prospettiva è quello di smantellare il sistema pubblico
a favore dei fondi privati. A pagarne le spese saranno: la maggioranza
dei lavoratori oggi vicini ai 60 anni, che dovranno continuare fino ai
67/70 anni; le donne, su cui grava il peso del doppio o triplo lavoro
produttivo, riproduttivo e domestico; i giovani, che saranno ancora più
a lungo disoccupati, perché si restringeranno le prospettive di
ingresso nel mondo del lavoro nel nostro Paese, caratterizzato da una
disoccupazione giovanile del 35% che al sud aumenta in modo spaventoso
soprattutto tra le donne.
LAVORO: I due referendum
abrogativi che si riferiscono all'articolo 8 del decreto legge del 13
agosto 2011, n. 138, e all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.
Con l'abrogazione dell'art. 8 intendiamo ristabilire la certezza dei
diritti previsti e conquistati dal contratto nazionale di lavoro,
minacciati dal governo Berlusconi che con un decreto legge dell'agosto
del 2011 (poi convertito in legge) ha limitato drasticamente la
centralità del contratto nazionale, rimandando agli accordi aziendali
materie importantissime quali la classificazione e l'inquadramento del
personale, le mansioni, la disciplina dell'orario di lavoro, i
contratti a termine, i contratti a orario ridotto, il ricorso alla
somministrazione di lavoro e la modalità di assunzione e la disciplina
del rapporto di lavoro.
Con il referendum parzialmente abrogativo sull'art. 18 si vuole
restituire all'articolo la sua versione originaria che per anni ha
contraddistinto lo Statuto dei lavoratori, il frutto delle conquiste
storiche del movimento operaio italiano. Il governo Monti ha deciso di
aggredire questi diritti modificando infatti l'articolo che imponeva il
reintegro del lavoratore licenziato senza giusta causa o giustificato
motivo a fronte di una sentenza del giudice favorevole al lavoratore
stesso. La modifica dell'art. 18 mira a rendere di conseguenza
maggiormente ricattabili e precari tutti i lavoratori.
CASTA E DIARIA: Intendiamo
eliminare la diaria spettante ai parlamentari che in questo modo godono
del doppio stipendio. Riteniamo inaccettabili questi privilegi della
casta, così come riteniamo scandaloso che ci siano super-manager e
super-padroni che guadagnano 100-1000 volte il salario di un
lavoratore. Noi pensiamo che la buona politica sia lottare per
l'eguaglianza e la giustizia sociale.
Sarà inoltre possibile firmare i referendum recandosi presso il comune di Formia.
Gennaro
Varriale
segretario
del circolo “ENZO SIMEONE”
partito
della Rifondazione Comunista
Formia
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