Sono
oltre tre mesi che presso il centro comunale di raccolta rifiuti
urbani, che si trova in località exEnaoli, è stato effettuato da parte
delle forze dell'ordine il sequestro della vasca in cemento nella quale
venivano abitualmente scaricati i rifiuti raccolti dal personale, che
successivamente venivano trasferiti nei tir per poi essere trasportati
presso la discarica di cui si serve abitualmente il comune di Formia.
Ora ci risulta invece che i rifiuti che giungono nel centro vengano
scaricati a mano dai lavoratori della Latina Ambiente nei compattatori
o nei tir.
Da quello che abbiamo potuto accertare con i nostri occhi, non avendo
trovato traccia di documenti o di comunicati stampa, il problema è
probabilmente legato allo smaltimento del percolato, che è un liquido
inquinante originato dalla decomposizione dei rifiuti stessi, e che se
assorbito dal terreno va ad inquinare le falde idriche, provocando
danni all'ambiente, ma soprattutto alla salute pubblica.
Per legge, il percolato deve essere captato e
opportunamente trattato nel sito stesso della discarica o trasportato in
impianti ad hoc debitamente autorizzati, cose che non sappiamo se siano
mai avvenute nel sito in questione.
Nello scorso agosto, allarmati dal nauseabondo odore che infestava il
quartiere di Gianola, soprattutto nelle ore serali, chiedemmo conto
all'amministrazione comunale del problema, ma ovviamente non ricevemmo
alcuna risposta.
Due le ipotesi che formulammo: una riguardava il depuratore gestito da
Acqualatina, che aveva subito, agli inizi del 2011, due sversamenti di
liquami lungo la strada nel quartiere avvenuto nel gennaio del 2011, con
i relativi problemi igienico-sanitario.
L'altra invece è che tali miasmi provenissero proprio dal centro
comunale di raccolta rifiuti urbani, il cui funzionamento è stato
consentito per tutto il 2011 da una doppia proroga a firma del sindaco
Michele Forte.
La storia del centro è molto sofferta, infatti la prima proroga
autorizzava la prosecuzione dell'operatività del centro comunale fino al
30 giugno 2011 (ordinanza urgente n.77 del 30 dicembre 2010) e la
seconda invece fino al 30 dicembre 2011 (ordinanza urgente n.47 del 30
giugno 2011). E per il 2012 come si è proceduto? E per il prossimo
anno?
Poi, spulciando il PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2012/2014
DELL'AMMINISTRAZIONE approvato dal consiglio comunale con delibera n.5
del 13 febbraio 2012, abbiamo potuto verificare che sono stati stanziati
550mila per "AMPLIAMENTO E MESSA A NORMA DELL'ECOCENTRO EX ENAOLI".
Chiedemmo inoltre di valutare l'idoneità del centro comunale di raccolta
rifiuti urbani e suggerimmo di procedere ad un'immediata verifica della
situazione, e, ove fossero riscontrate irregolarità, di procedere
immediatamente ad una bonifica e ad una messa in sicurezza dell'intera
area.
Probabilmente, prima dell'intervento del comune, sono intervenute le
forze dell'ordine, che hanno valutato necessario sequestrare la vasca,
onde evitare pericolose infiltrazioni del percolato nel terreno.
Rimane il mistero del perché ,da parte degli assessori e dei consiglieri
comunali, sempre pronti a trasformarsi nel megafono del sindaco Forte,
non si sia provveduto ad informare la popolazione di Gianola circa il
problema, tranquillizzandola che il centro comunale di raccolta rifiuti
urbani sarebbe stato stato prontamente bonificato.
Non vorremo però che oltre il sequestro della vasca ci sia altro, che però al momento è ignoto ai più.
Ed allora, la questione diventerebbe molto più seria, perché, senza fare
inutili allarmismi, con la salute delle persone non si scherza, per
quanto riguarda sia il personale che in quel luogo presta la propria
opera e che probabilmente è inconsapevole dei rischi a cui va incontro
(e i sindacati nulla hanno da dire?), sia i cittadini che intorno al
deposito risiedono.
Gli elementi ci sono tutti per chiedere conto al sindaco e alla sua
amministrazione, che vorremmo più attenta a spendere il proprio tempo
occupandosi dei bisogni della popolazione, e non a impegnarsi alle
solite odiose promesse elettorali.
Ma soprattutto rimane una domanda: A chi giova questo silenzio?
Gennaro
Varriale
segretario
del circolo “ENZO SIMEONE”
partito
della Rifondazione Comunista
Formia
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