.........Gianola, da isola verde a distesa di cemento. Emblema di una città che non ci piace più.....

Un nuovo boom edilizio sembra stia travolgendo Gianola. Palazzi, villette e complessi residenziali stanno spuntando come funghi nel quartiere orientale. E questo in appena un paio chilometri quadrati. Nella sola via Ponteritto abbiamo potuto contare: un palazzo a tre piani ultimato, uno a due piani in via di completamento, uno scheletro di un palazzo a due piani, due ancora nella fase preliminare, in quanto sono state realizzate le sole fondamenta.

In uno dei due cantieri dove invece è apposto il cartello di cantiere possiamo leggere, scritto a pennarello, che il presidente del consiglio comunale di Formia Erasmo Picano è contemporaneamente progettista, direttore dei lavori, coordinatore per la progettazione ed infine come coordinatore per l'esecuzione. Negli altri cantieri in corso dobbiamo segnalare la solita assenze del cartello di cantiere, che dovrebbe anche mostrare il numero della concessione edilizia data dal comune di Formia. Forse è veramente tutto in regola? Oppure sono abusi edilizi veri e propri?

Sarebbe il caso che faccia loro una visita la polizia municipale per gli accertamenti del caso. Poi se si lascia via Ponteritto e ci si immette in via degli Orti, appena alle spalle dell'isola ecologica un altro scheletro si mostra agli occhi dei cittadini, con tanto di cartello di cantiere, peccato non sia compilato così come la legge obbliga a fare. E poi ancora più in là in via delle Vigne sembra che ci sia stia preparando a realizzare una lottizzazione ad alta densità, qualcuno ci ha parlato di 18 villette.

In questo caso il condizionale è d'obbligo, visto che non è stato ancora installato il cartello di cantiere e quindi non è possibile risalire all'autorizzazione rilasciata dal comune. Ovviamente anonimi il progettista, il responsabile di cantiere, il responsabile della sicurezza, come anonimo è il titolare della concessione edilizia ed anonima la ditta che deve eseguire il lavoro. L'unica cosa certa è che l'area è stata recintata, ed all'interno di essa fanno bella mostra di sé due container dove probabilmente troveranno spazio gli attrezzi degli operai e parte del personale tecnico.

Qualcosa di più si può capire dalla lettura di un cartello pubblicitario che informa che l'immobiliare GE.PI. sta realizzando nella zona appartamenti e ville, che andranno a comporre il "parco delle vigne", opera progettata dall'architetto Pasquale Oterbo. Sarà vero? Al centro del cartellone un numero di telefono, mentre in basso compare il nome "Toraldo Group" ed un indirizzo email. Anche sul cartello ci sarebbe da ridire. Chissà se sono state richieste, e concesse, tutte le autorizzazioni per la sua installazione. Addirittura qualcuno ci ha suggerito che probabilmente, vista le dimensioni ed i lavori necessari alla sua installazione, sarebbe stata necessaria una D.I.A. (Documento di Inizio Attività).

E' stato fatto? Chissà. La panoramica che abbiamo voluto fare non è fine a se stessa, ma vuole dimostrare come il quartiere di Gianola stia diventando sempre più ostaggio delle mire dei piccoli e grandi speculatori. E' trasformando definitivamente da oasi di verde, come testimoniano i ricordi dei nostri nonni , in un inferno di cemento. Un operazione che non potrà che avere conseguenze negative sulla qualità della vita di chi è costretto a viverci tutto l'anno, a differenza di chi compra casa per abitarci solo il periodo estivo.

Non va meglio nelle altre zone di Formia, dove il cemento ormai la fa da padrona e pochi sono gli spazi verdi rimasti al servizio dei cittadini. In questa ondata di cementificazione, non una parola è stata spesa dal comune circa le opere di urbanizzazione primaria e secondaria. All'uopo ci chiediamo e chiediamo, sperando che alle nostre si uniscano quelle di altri cittadini, se sono stati valutati i fabbisogni in termini di spazi pubblici, di aree verdi, di servizi scolastici, di parcheggi che i nuovi cittadini porteranno nel quartiere? Oppure gli abitanti nuovi dovranno spartire miseria e degrado di un comune assente con quelli vecchi? Non meno importante è l'acqua. E' stato valutata l'incremento della domanda di acqua nel quartiere con l'aumento della popolazione? oppure d'estate la quota procapite di acqua per abitante si ridurrà ancora di più rispetto alla miseria a disposizione.

Lo stesso discorso vale per le fognature. E' noto che il quartiere di Gianola, vittima di un edificazione massiccia e selvaggia, che ha costruito sempre case e mai una piazza, sia carente di un centro di aggregazione. Questa amministrazione, allucinata dal miraggio pedemontano ed incapace di valorizzare il patrimonio comunale, non dà risposte, nonostante il Parco de Curtis, il Seven-up abbiano le potenzialità per divenirlo.

Noi dubitiamo che i nostri solerti amministratori abbiano considerato tutto ciò presi, come saranno stati, ad incamerare gli oneri di urbanizzazione nelle casse comunali per destinarli ai loro discutibili progetti, lasciando allo stretto ed al secco la popolazione residente. D'altra parte l'azione cementificatrice della giunta Forte è confermata dai primi segnali che provengono dalle bozze di P.R.G. che sta predisponendo l'architetto Purini. Sembra che uno degli scopi principali di tale piano sia quella di unire il centro della città a Maranola, ovviamente all'insegna del cemento.

Se poi guardiamo al passato non va molto meglio, infatti a conferma delle devastazione di cui è vittima l'intero territorio formiano. Basta sfogliare l'albo pretorio online, sono circa 50 le concessioni edilizie a sanatoria rilasciate dal settore "urbanistica" del comune di Formia. Ovviamente tutto fatto secondo legge o almeno questa è la nostra speranza. Poi passiamo agli abusi veri e propri, secondo i rapporti comunicati dagli ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria riguardanti interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali per i mesi di marzo ed aprile sono 3, mancano gli abusi che sfuggono alle maglie dei controlli. Non sappiamo se rallegrarci o meno, visto che le statistiche ufficiali che evidenziano come nell'intera provincia di Latina si commetta un abuso al giorno.

D'altra parte il testo del Dl sviluppo approvato in questi giorni dal Consiglio dei Ministro non potrà che peggiore l'esistente, perché interventi oggi illegali diventeranno a breve legali, visto che il decreto prevede al suo interno due provvedimento di una gravità assoluta: "il nuovo Piano casa che con la scusa di "promuovere e agevolare la riqualificazione di aree urbane degradate e tenuto conto della necessità di favorire lo sviluppo dell'efficienza energetica e delle fonti rinnovabili", avvia una vera e propria deregulation, con l'introduzione dell'autocertificazione per tutte le nuove costruzioni e col passaggio dalla Dia alla Scia e i vari premi in cubatura che garantisco ampliamenti fino al 20% per gli immobili che vengono ristrutturati con riqualificazione energetica, e ampliamenti fino al 10% di edifici non residenziali, il tutto condito dal silenzio assenso" e poi il "piano spiagge che prevedeva concessioni novantennali, poi passate a ventennali dopo le proteste dell'UE, con la conferma della privatizzazione di fatto di un bene che invece andrebbe invece preservato, tutelato e valorizzato per essere poi donato alla collettiva.

Ed invece il piano spiagge è solo l'inizio, infatti il governo prevede la creazione dei «distretti turistico-balneari» a regole zero, tant'è che viene visto di buon occhio dalla Federazioni di categoria degli imprenditori balneari". E a noi cittadini toccherà subire un'idea di sviluppo urbanistico che nulla a che fare con il nostro diritto a vivere in una città a misura d'uomo.

Ci domandiamo fino a quando la popolazione assisterà silenziosa all'opera di distruzione ambientale di queste persone?

 

Circolo "ENZO SIMEONE"

Partito della Rifondazione Comunista

Formia

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