....................................Cofely, pagata per fare cosa? ................................


Era il 21 Luglio del 2008 quando la sezione "AFFARI E FINANZA" del quotidiano "LA REPUBBLICA" si occupava dell'appalto concesso dal comune di Formia alla COFELY (allora Cofathec).

L'autore dell'articolo si lasciava prendere la mano dall'entusiasmo, tanto che scriveva: "La rivoluzione del settore va in scena a Formia, in provincia di Latina, dove il Comune si è rivolto a un unico contractor per accendere le luci appena fa buio, regolare ad arte la temperatura degli impianti energetici, curare i giardini, la manutenzione (pulizie incluse) degli edifici pubblici, e perfino monitorare e tappare le buche del manto stradale. Insomma un outsourcing a tutto tondo dell'amministrazione comunale con l' obiettivo di sfruttare l' economia di scala di un solo committente per evitare sprechi e migliorare l' efficienza dei servizi al cittadino".

Il contratto, del valore complessivo di 14,4 milioni di euro, e della durata di nove anni, è stato affidato a un pool di società - riunite sotto il cappello di un' Associazione temporanea d' impresa (A.T.I.) - guidato d'allora Cofathec, che ha il 44% dell' Ati, seguita da Cns, Impresa Furlan e Palazzo Bitumi, con un presunto risparmio per le casse del comune di Formia di circa un milione di euro in nove anni. Purtroppo, in barba alla tanto desiderata progressività delle magnifiche sorti dei cittadini, prevista in arrivo con la privatizzazione dei servizi pubblici, poco o nulla è cambiato.

Chi abita le periferie - distante dalle vie che contano - lo sa bene. In particolare chi abita in via Ponteritto, frazione di Gianola, di tutti questi benefici non ne ha potuto vedere alcuno, anzi al contrario ne paga le conseguenze. Basta vedere l'impianto di illuminazione pubblica, guastato più volte negli ultimi mesi, che, nonostante le numerosi segnalazioni pervenute al comando dei vigili urbani, è a ancora guasto, lasciando nelle ore notturne la strada totalmente al buio, con tutti i rischi che una situazione del genere comporta soprattutto per i pedoni.

Ma non è finita qui. Nel momento in cui si verificano i guasti e gli abitanti, rassegnati ad attivarsi autonomamente, tentano di far intervenire chi di dovere, ci si trova in una situazione paradossale. Il presidio di polizia municipale, competente per la sicurezza stradale tanto solerte nella gestione degli autovelox - risponde che l'unica cosa che possono fare in questi casi è inviare via fax la segnalazione alla COFELY, senza alcuna garanzia sulla effettiva esecuzione della riparazione, che comunque - ci si sente rispondere - non è di loro competenza.

A questo punto le domande all'amministrazione comunale sorgono spontanee: Ma la COFLEY che fa? chi è che controlla l'operato della COFELY - concessionario di servizi pubblici - per cui è profumatamente pagata con pubblico denaro? L'assessore competente che fa? Perché non interviene a risolvere definitivamente un problema che ormai si protrae da tempo? Quali sono le attenzioni che vengono riservate alle periferie? Forse gli abitanti dei quartieri periferici sono cittadini di serie b al cospetto di chi vive nel centro urbano? Il risultato della privatizzazione dei servizi - come nel caso di acqualatina - è evidente. Le privatizzazioni si trasformano in un mero appalto di cui l'unica cosa rilevante è il valore della concessione.

La qualità dei servizi, tanto declamata insieme al fantasma della competitività viene messa da parte appena si firma il contratto. Invece della selezione dell'impresa mediante una gara, l'appalto si trasforma in una sorta di monopolio privato di servizio pubblico di cui l'unica cosa certa fino a questo punto è il disservizio recato al cittadino. cosi è per le buche nelle strade, cosi è per l'acqua sporca nei rubinetti.

L'unica certezza che ci rimane è che i cittadini, prima o poi, stufi di dover subire le inefficiente di tale gestione, faranno sentire la propria voce per chiedere che vengano presi i provvedimenti del caso e che si smetta di considerare il pubblico solo una mucca da mungere.

 

Circolo "ENZO SIMEONE"

Partito della Rifondazione Comunista

Formia

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