È
inutile girarci intorno: il vero sconfitto delle prossime elezioni
comunali è l'attuale sindaco Michele Forte, che non avendo ricevuto il
consenso della sua attuale maggioranza, non sarà nell'elenco dei
prossimi candidati a sindaco di Formia.
Da parte nostra, sicuramente non lo rimpiangeremo, così come non lo
rimpiangeranno i tanti cittadini che per colpa sua sono stati costretti
a fare i conti con Acqualatina, un vero e proprio cancro che ha
divorato non solo i nostri diritti, ma anche le nostre tasche.
Sarebbe tuttavia ingeneroso addossare le colpe al solo Michele Forte:
infatti, nei momenti più importanti, nonostante mille e uno mal di
pancia, lo stesso sindaco ha potuto sempre contare sulla sua
maggioranza, tanto da riuscire ad approvare delibere di un certo peso,
come ad esempio l'approvazione nel settembre del 2012 della nuova
"CONVENZIONE PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO ATO4",
nonostante, nel novembre del 2007, la precedente fosse stata rigettata
dal consiglio comunale, a seguito di una proposta di iniziativa
popolare firmata da centinaia di cittadini.
Votazione che è la fotografia di cosa sia diventata in questi anni la
politica, in particolare a Formia, passata dalla tutela di interessi
collettivi alla tutela degli interessi particolari.
D'altronde basta leggere chi sono stati negli anni i componenti del
consiglio d'amministrazione di Acqualatina, per capire come la stessa
si sia trasformata nella gallina dalle uova d'oro per alcuni esponenti
politici di primo piano della nostra provincia.
Per non rimanere nel vago, basterà fare dei nomi. Per gli anni che
vanno dal 2003 al 2007 il senatore della Repubblica Claudio Fazzone,
prima come componente e poi come presidente del consiglio di
amministrazione ha ricevuto circa 460mila euro.
L'attuale presidente del consiglio comunale di Formia e consigliere
regionale del Lazio, Pino Simeone, in qualità di consigliere, ha
ricevuto invece circa 345mila. Lo stesso Armando Cusani, attuale
presidente della provincia, è stato consigliere dal 2003 fino al luglio
del 2004, racimolando la "miseria" di 75mila euro. Tutti militano nel
PDL, che alle prossime elezioni comunali ha scelto di candidare come
sindaco Erasmo Picano.
Passando all'UDC, poi, ricordiamo il solo Gerardo Stefanelli, attuale
consigliere comunale a Minturno ed assessore all'ambiente per la
provincia di Latina, che in qualità di consigliere in tre anni ha
incassato 110mila euro.
Il costo totale del consiglio di amministrazione di Acqualatina dal
2003 al 2012 è stato di oltre 5milioni di euro, di cui 2milioni359mila
euro per i soli rappresentanti nominati dai partiti del centrodestra.
Toccherà a noi mettere un freno agli appetiti di una classe politica
sempre più vorace, ed è per questo che la prima proposta di
deliberazione del prossimo consiglio comunale dovrà essere improntata
alla chiusura di ogni rapporto con Acqualatina, con la restituzione
degli impianti e la contemporanea approvazione della costituzione di un
ente di diritto pubblico che abbia lo scopo di difendere gli interessi
dei cittadini e non quelli dei vari Fazzone, Simeone, Cusani e
Stefanelli.
Il lavoro è molto ma non ci spaventa, soprattutto se pensiamo che con
la solita faccia tosta sono stati chiesti 7milioni di euro alla regione
Lazio per realizzare gli interventi necessari per risolvere tanto il
problema della siccità che quello della torbidità che colpisce di
frequente i comuni del Sud-Pontino, perché non ci sono soldi. E'
chiaramente scritto nell'allegato n.1 della deliberazione n.6/2013
della conferenza dei sindaci dell'ATO4, presente il sindaco Michele
Forte per il comune di Formia. Riportiamo integralmente il punto:
"L'Ente d'Ambito non è in grado di realizzare con risorse proprie
l'intero complesso degli interventi strutturali, pertanto è stato
chiesto alla Regione una collaborazione economica ed i suoi
rappresentanti hanno fatto presente che esiste la possibilità di
reperire, nel bilancio regionale pluriennale 2013-2014, la somma di €
7.000.000 da destinare ai comuni del Sud-Pontino, utilizzando la fonte
di finanziamento sancita dalla ex L.R. 48/1990". Il sindaco Michele
Forte ha ovviamente espresso parere favorevole, così come ha espresso
favorevole all'aumento dell'acqua per il prossimo anno e senza
vergogna, in maniera retroattiva, anche per l'anno 2012, cioè proprio
quando la crisi idrica è stata più feroce.
E' ora di buttarli fuori da Formia, senza se e senza ma.
Gennaro Varriale
circolo "ENZO SIMEONE"
partito della Rifondazione Comunista
Formia
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