Sono
ormai diversi anni che, in località "Belvedere", a Formia, in adiacenza
alla proprietà Di Gennaro, fa bella mostra di sé una recinzione
"anonima", che impedisce alle persone di affacciarsi dall'attiguo
terrazzo per godersi il meraviglioso panorama di cui madre natura ha
dotato la nostra città.
Vista la persistenza della cosa, noi ci siamo posti le nostre consuete domande: a che serve ?
Ci viene da pensare che, a seguito dei lavori fatti sulla scarpata che
dalla via Appia degrada fin sulla spiaggia, ci sia un pericolo di frana:
ma questa è solo un'ipotesi, poiché sul posto non vi è apposta alcuna
segnalazione che chiarisca il perché della recinzione e quali siano i
problemi che interessano il terrazzo.
Quindi, chiediamo al Comune di Formia di fare chiarezza sulla funzione
di questa recinzione e, qualora sia stata impedito l'accesso alla
balaustra per un qualunque stato di pericolo, di segnalarlo debitamente,
poiché spesso si vedono persone che, ignare di tutto, accedono comunque
alla balaustra. Qualora, invece, la recinzione sia stata posta da terze
persone per non precisati motivi, allora se ne chiede l'immediata
rimozione, segnalando all'autorità giudiziaria gli eventuali reati.
D'altronde, è un continuo fiorire, nel nostro comune, di cantieri
anonimi. Ma noi non ci arrendiamo, e per questo continueremo nel
chiedere il rispetto della legalità, parola che in teoria piace a tutti,
ma che nella pratica non riceve un grande gradimento, in particolare
dalle istituzioni, che invece dovrebbero essere in prima fila nell'opera
di controllo e di prevenzione affinché ciò che denunciamo non avvenga.
Con l'occasione, chiediamo conto dello stato del ricorso al TAR del
Lazio - Sez. distaccata di Latina, notificato al Comune di Formia il
12.01.2011, proposto dai Sigg. Di Gennaro Vincenzo e Di Gennaro Sergio,
per l'annullamento: "dell'Ordinanza n. 355 del 09.11.2010, notificata il
giorno 11 dello stesso mese, con la quale è stata ordinata la
demolizione di opere ritenute abusive, comprese quelle di consolidamento
e di messa in sicurezza della scarpata antistante il villino di
proprietà dei ricorrenti e, contestualmente, è stato ordinato di
provvedere alla contestuale e immediata messa in sicurezza della
scarpata interessata dai movimenti franosi sia quelli in atto e sia
quelli che possano eventualmente derivare dalle operazioni di ripristino
dello stato originario dei luoghi, con la precisazione che le opere
comportanti modificazioni permanenti dello stato dei luoghi dovranno
essere autorizzate dagli organi competenti in materia. Nonché per la
declaratoria della sopravvenuta inefficacia della stessa a seguito di
presentazione di istanza di accertamento di conformità" e contro cui il
comune di Formia si è costituito dando mandato all'avvocatura comunale
(Delibera di giunta n.71 del 31 Marzo 2011).
Il primo dei due firmatari del ricorso è anche titolare di una delle tre
licenze rilasciate dal comune di Formia per l'attività di noleggio
delle attrezzature balneari delle spiagge libere nel "LITORALE DI
LEVANTE TRATTO B LOC. TORRICELLA COMPRESA TRA LIDO BAIA DELLA GHIAIA E
ALBERGO MIRAMARE".
Visto come stanno le cose, è lecito chiedersi se tra la recinzione
anonima e l'ordinanza n. 355 del 09.11.2010 vi sia qualche legame da
tenere oscuro a quanti, in una bella giornata di sole, è impedito di
affacciarsi da quel pubblico terrazzo.
Gennaro
Varriale
segretario
del circolo “ENZO SIMEONE”
partito
della Rifondazione Comunista
Formia
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