............................................... Premessa ..............................................
Il documento di indirizzi elaborato sotto la direzione dell’Ufficio Tecnico, e con l’alta consulenza del prof. Purini, per la redazione della variante al P.R.G. di Formia sembra impostata su principi condivisibili utili allo sviluppo sostenibile del territorio. Effettivamente l’elencazione di sei “a”: ambiente, archeologia, accoglienza, accessibilità, apertura, abitare e la “p” di partecipazione sono seducenti, tanto da lasciar pensare ad uno scenario affascinante per le magnifiche sorti e progressive della città di Formia. Peccato, ahi noi, ahi tutti, che prima la lettura attenta del documento su “i fabbisogni abitativi della città di Formia” redatto dal professor Nicola Acocella, poi la consultazione del grafico di piano, abbiano evidenziato come le magnifiche premesse del documento di indirizzi non trovino riscontro nelle intenzioni e nella pratica di questa amministrazione. Nel documento di indirizzi del P.R.G. è svolto un poderoso lavoro di teorizzazione dello sviluppo urbano, attraverso l'enucleazione di principi su cui fondare l’evoluzione futura del territorio. Tuttavia questi si scontrano, perdendo di significato e importanza, sia con la pratica politica dell'amministrazione di centrodestra in contrasto con i principi enunciati, in particolare per apertura ed accessibilità; sia con l'elaborato di zonizzazione poco aderente al documento di indirizzi, che al cospetto del grafico si trasforma in una sorta di commento postumo di giochi già fatti. La distanza tra la teoria degli indirizzi e la pratica degli atti amministrativi trova la sua rappresentazione plastica nella definizione di “logo urbano”, che – secondo il prof. Purini - dovrebbe essere una sorta di “marchio di fabbrica” evocativo dei principi ai quali si devono attenere le linee guida del nuovo piano regolatore. Uno slogan suggestivo di nuovi orizzonti, premessa di un futuro all'insegna della sostenibilità e del benessere, che sembra voler trascendere dalle cose concrete. Ed infatti trascende, ma in diversa direzione. Che di slogan si tratti diventa chiaro fin da subito quando si verificano le posizioni dei progetti e delle zone sul territorio. Progetti come la funivia “mare e monti” (vedi allegato [Funivia]), il cimitero degli archi (vedi allegato [L'ascesa al cielo del sindaco Forte]), la zona di espansione estensiva di Ponzanello, l'“area di completamento” sul monte di Mola. Tutte macchie che offuscano l’evocazione astrale del progettista e restituiscono il senso dell’affare che si tratta in quelle zone. Allora, superate le suggestioni iniziali, il contrasto tra indirizzi della variante di P.R.G. e zonizzazione dimostra come il primo abbia la funzione di vestizione ideale e formale dei movimenti economici reali, occulti ai più, ma ben rappresentati nell'elaborato. Vale a dire che, al di là delle enunciazioni, valgono i progetti specifici definiti “centralità” dal progettista, i quali stanno in piedi anche fuori dal quadro del P.R.G. che viene ostentato come frutto di una deduzione teorica. |