....................................... BILANCIO - ISTITUZIONI ...............................


La forte ed insistente riduzione dei trasferimenti dello stato e l’obbligo del rispetto del patto di stabilità, supinamente approvato (con l’ultimo dal governo Monti) dalle maggiori forze politiche operanti a Formia (Popolo della Libertà - U.D.C. - Partito Democratico), rendono sempre più difficili, la costruzione di politiche di bilancio capaci di dare valide risposte al complesso ventaglio dei problemi che investono città e territorio.

Ciò ha costretto l’ente locale a ridurre da un lato l’offerta dei servizi e dall'altro adottando una politica tariffaria indiscriminata tale da compensare le riduzioni di cui sopra.

Contro tali indirizzi occorre condurre una seria battaglia e, nel contempo assumere ed operare scelte, a livello locale, attraverso non solo una gestione oculata delle entrate, e delle uscite, ma anche l’assunzione piena del criterio di una maggiore progressività
nell’applicazione delle tariffe e nella modulazione delle imposte ed eliminando, altresì , sprechi, spese inutili o non sufficientemente giustificate (consulenze esterne, contenziosi, progettazione di opere pubbliche con finanziamenti incerti).

A livello istituzionale, Rifondazione Comunista propone, tra l'altro, un reale snellimento delle procedure burocratiche, un orario più ampio per il ricevimento del pubblico,  pubblicato nell’atrio del comune, che preveda anche la presenza nella casa comunale degli Assessori nei giorni ed ore da loro fissate (almeno 2 volte la settimana).

La riduzione delle commissioni consiliari permanenti, le cui riunioni pubbliche vanno tenute in locali con adeguati spazi per il pubblico e trasmesse in diretta “streaming”. Lo scopo è di favorire la partecipazione dei cittadini e delle cittadine. Con le stesse finalità si rende obbligatorio la pubblicazione, sia sull'apposito albo, ben accessibili ai cittadini e sia sul sito del comune di Formia.

Occorre una rideterminazione della pianta organica del comune, specie dopo le polemiche scoppiate in questi giorni, circa la stabilizzazione dei 73 ex precari, operata dall'ultima giunta di centrosinistra ed anche in vista della probabile soppressione, che auspichiamo avvenga al più presto, degli enti locali minori, cioè dei parchi, comunità montane, consorzi, ecc, operazione che renderà necessario l'assorbimento da parte dei comuni e di altri enti, degli attuali dipendenti.

Con il riordino della macchina comunale sarà indispensabile la riduzione dei dirigenti, con un immediato risparmio per le casse comunali.

Proponiamo inoltre di di ridurre, di almeno un terzo, l'attuale indennità di carica del sindaco e degli assessori, portare il numero delle commissioni consiliari permanenti a non più di 8, e a 7 il numero dei suoi componenti, di cui 2 di minoranza; di evitare ogni tipo di rapporto di lavoro precario o a tempo determinato, con la sola eccezione per le unità stagionali e infine, stabilendo che gli assessori devono essere a disposizione dei cittadini almeno 2 volte la settimana, durante le ore di accesso dei cittadini, che vanno anch'esse aumentate e disporre l'obbligo di risposta, entro al massimo 30 giorni alle istanze e petizioni inoltrate dai cittadini, partiti, sindacati, comitati o associazioni, su problemi di interesse collettivo, così come previsto dallo stato comunale.



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