............................ SANITÀ' ED OSPEDALE DEL GOLFO.........................


Sono trascorsi circa 10 anni, da quando il problema della costruzione a Formia del nuovo “Ospedale del Golfo”, è stato ampiamente dibattuto nel consiglio comunale e tra l'opinione pubblica, sulla base di un progetto approntato, sin dal 2000, dall'architetto Renzo Piano su richiesta dell’allora ministro della sanità Veronesi.

Sin dal primo momento non sono mancate diffuse perplessità, circa il reperimento dei fondi necessari per la sua realizzazione, ipotizzando finanche il ricorso al “project financing”, e che per la costruzione del nuovo policlinico, sarebbero occorsi almeno 5 anni.

In quella occasione, qualcuno enfaticamente, parlò addirittura di "decisione storica", mentre i fondi disponibili per il progetto, ammontavano ad appena a 9 milioni di euro, ovviamente insufficienti per la sua realizzazione.

Successivamente, nel 2008, la regione Lazio, in sede di assestamento del bilancio, ha previsto uno stanziamento di 100 milioni di euro, da reperirsi con un mutuo da contrarre si sono succeduti, in particolare quelli operati dal governo "tecnico" di Monti, con il sostegno e la "fiducia" del centrosinistra, centrodestra e UDC, non hanno consentito il finanziamento dell'opera, rimanendo così' "congelata” come d'altronde è avvenuto con la "Pedemontana", avendo i suddetti partiti preferito riservare gli stanziamenti per le opere, inutili e dannose, come la TAV ed il ponte sullo stretto di Messina.

Eppure il nostro paese, ha una spesa sanitaria inferiore a quella degli altri Stati europei, per non parlare degli Stati Uniti.

Tale situazione ha provocato, conseguentemente, il ridimensionamento delle strutture e dei servizi ospedalieri, il tutto a scapito degli utenti, specialmente delle categorie più deboli.

Sono finite così, nel dimenticatoio,le belle parole pronunciaste e le “altisonanti” promesse, dei dirigenti ed amministratori locali ,provinciali e regionali, riportate dalla stampa, non solo locale, secondo le quali in attesa del nuovo policlinico, le strutture sanitarie esistenti "sarebbero state potenziate e rinnovate, perché i cittadini non possono attendere la nascita del policlinico, per avere una sanità efficacemente fruibile".

Si è avuto,in questi anni, un peggioramento di quasi tutti i servizi offerti, causati della carenza di personale, l'allungamento infinito delle liste di attesa, il che favorisce la sanità privata convenzionate; l'uso di macchinari per la diagnostica quasi al collasso, il mancato rinnovamento delle attrezzature più sofisticate, la riduzione sistematica dei posti-letto e altre misure, che contrastano con l'organizzazione della DEA di primo livello, prevista da tempo.

Per tentare di ovviare a questa insostenibile situazione, Rifondazione Comunista, propone la formazione di una commissione, composta dei sindaci dei comuni del comprensorio, ai rappresentanti scelti dagli operatori sanitari e dai rappresentanti sindacali scelti dai dipendenti, con il compito di elaborare, entro brevissimo tempo (non più di 20 giorni dall'insediamento) un preciso ed articolato piano e proposte, da sottoporre all’attenzione del neo-presidente della regione, Nicola Zingaretti, riguardante il riordino delle strutture ospedaliere della zona sud della provincia di latina.

Per quanto riguarda i servizi socio-sanitari ed assistenziali che erodono servizi alla persona, allo scopo di assicurare una maggiore efficienza, efficacia e trasparenza degli stessi, riteniamo necessario stabilire forme di partecipazione dei cittadini fruitori, alla loro
gestione e al loro controllo.



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