Che fine ha fatto il GAL del golfo? Vorremmo saperlo anche noi
Apprezziamo molto che il consigliere Erasmo Picano, abbia sentito la necessità di dimettersi da presidente del consiglio comunale, così come molti avevano chiesto, noi compresi. Un atto che merita sicuramente il plauso di chi crede che le istituzioni debbano rimanere fuori da qualsiasi polemica che ne pregiudichi l’autorevolezza, soprattutto se di natura giudiziaria.
Ora è necessario che tutti attendano fiduciosi il responso delle attività della magistratura. Intanto da parte nostra vigileremo ancora con maggior forza sulle grandi questioni che riguardano la nostra città, come ad esempio la partecipazione del comune di Formia al Gruppo di azione locale denominato “LE VIE DELLE ACQUE DEL GOLFO E DELLE ISOLE PONTINE”, nel quale ci risulta che il consigliere Erasmo Picano svolga il ruolo di membro del Consiglio di Amministrazione (dal 2009 ad oggi), informazione che abbiamo potuto appurare consultando la pagine del sito del comune di Formia a lui dedicata, proprio in quanto presidente del consiglio comunale. In realtà in essa si parla genericamente di GAL del Golfo, ma crediamo siano la stessa cosa.
Peccato che poi la stessa sia sta cancellata, tanto che per recuperare le preziose informazioni abbiamo dovuto provvedere con mezzi di fortuna. I Gruppi di azione locale (GAL) sono enti creati per mettere in atto le strategie di sviluppo locale e la realizzazione di progetti di cooperazione per favorire il miglioramento della competitìvilà del settore agricolo e forestale; dell’ambiente e dello spazio rurale, della qualità della vita nelle aree rurali. Sono i soggetti titolati ad implementare l’iniziativa comunitaria Leader (Liasion entre actions de developement de l’economie rurale -Collegamento tra le azioni di sviluppo dell’economia rurale) nata nel 1989 e che è ora è uno degli Assi delle politiche comunitarie di sostegno allo sviluppo rurale.
Ad essi è dedicato, appunto, “L’Asse IV – Approccio Leader” dei Programmi di sviluppo rurale delle Regioni italiane che promuove lo sviluppo integrato sostenibile dei territori rurali, perché il loro modo di operare, fondato sull’approccio dal basso (“bottom-up”) è evidentemente ritenuto dall’Ue un modello da sostenere. Il nostro dovrebbe essere proprio quello denominato “LE VIE DELLE ACQUE DEL GOLFO E DELLE ISOLE PONTINE”, di cui abbiamo trovato traccia al punto 6 dell’ordine del giorno del Consiglio Comunale convocato per venerdì 27 novembre 2009, a firma proprio dell’ora presidente Picano. Facenti parti dello stesso ci risultano essere i comuni di Comune di Santi Cosma e Damiano, di Castelforte, di Minturno, di Formia e di Gaeta. I GAL possono essere costituiti da soggetti pubblici anche da privati, rappresentativi della realtà istituzionale, sociale ed economica locale (enti locali, categorie, sindacati, associazioni non economiche, ecc.).
A cura dei GAL vi è la redazione e l’attuazione di piani di sviluppo locale (PSL), con i quali riqualificare e sviluppare un territorio, partendo proprio dalle sue caratteristiche e dalle sue potenzialità . E qui iniziano i misteri perché se la sua costituzione è certa, lo è meno il lavoro che ha svolto in questi anni. Un piccolo aiuto ci viene dall’aver potuto visionare “DETERMINAZIONE C0216 DEL 9 FEBBRAIO 2010” del dipartimento economico ed occupazionale della regione Lazio, avente come oggetto: “: Reg. (CE) 1698/2005 – Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013. DGR 359/2009 – Bando Asse IV Leader. Approvazione esame di ricevibilità delle proposte di Piano di Sviluppo Locale (PSL). Da una lettura sommaria abbiamo appreso che sono stato presentate n. 9 (nove) richieste di finanziameno dei Piani di Sviluppo Locale (PSL), una delle quali proveniente proprio dal GAL “Le vie delle Acque del Golfo e delle Isole Pontine”, con sede in Loc. Vivano Palazzina Servizi Consorzio Nucleo Industriale Sud Pontino – Gaeta (LT).
Peccato che lo stesso non sia stato ritenuto valido per due motivi: la prima è che il contributo pubblico (FEASR – STATO – REGIONE) richiesto è stato superiore a 6 milioni di Euro (art. 9, comma 1, lettera c), secondo trattino del bando) e la seconda che n. 1 originale e n. 2 copie del Piano di Sviluppo Locale firmate solo in copertina e prive di firma del legale rappresentante sulle restanti pagine (art. 9, comma 1, lettera b) del bando).
Insomma un vero e proprio buco nell’acqua che ci spinge a domandare al consigliere Picano di illustrare alla comunità che così bene rappresenta in consiglio comunale, se è vero quanto da noi evidenziato ed in caso di risposta affermativa quali sono stati i risultati ottenuti dalla partecipazione della nostra città al GAL “Le vie delle Acque del Golfo e delle Isole Pontine”. E’ questa l’occasione anche per chiedere quali sono stati gli emolumenti percepiti dai consiglieri che siedono nel consiglio di amministrazione di Formia e quali sono state le spese che il comune di Formia ha dovuto sostenere.
Gennaro Varriale
segretario del Circolo “Enzo Simeone”
partito della Rifondazione Comunista
Formia