L’assenza di tutela per i tre dipendenti licenziati

Apprendiamo dalla lettura dalla delibera di giunta comunale n.40 del 20 febbraio 2014 che tre lavoratori hanno depositato presso il Tribunale civile di Latina – sez. Lavoro, un ricorso [ex art. 414 c.p.c] per veder “accertare e dichiarare che la ricorrente è stata privata ingiustamente del proprio lavoro e per l’effetto ordinare alla Cooperativa sociale Atlante di provvedere alla riassunzione in servizio e contestuale sottoscrizione del contratto di lavoro con la ricorrente, a livelli retributivi non inferiori a quelli precedentemente goduti in adempimento del contratto d’appalto; – in via sussidiaria, ordinare al Consorzio di Cooperative Sociali ‘Nestore’ di provvedere alla sottoscrizione del contratto di lavoro con la ricorrente, a livelli retributivi non inferiori a quelli precedentemente goduti in adempimento del contratto; – in ogni caso, condannare alla Cooperativa sociale Atlante al pagamento delle differenze retributive non corrisposte per l’intero alla ricorrente, pari a euro 106”.

Nella stessa delibera la giunta comunale decide di di costituirsi nel ricorso ex art. 414 c.p.c. , innanzi al Tribunale civile di Latina Sez. Lavoro di cui in premessa, proposto dai tre lavoratori e di di nominare allo scopo l’avvocatura Comunale, nella persona dell’avv. Domenico Di Russo, incaricandolo per la difesa del l’Ente in ogni fase, stato e grado di giudizio.

Un contenzioso che aveva già trovato la via delle aule dei tribunali nel 2013, quando gli stessi lavoratori avevano provveduto a depositare un ricorso [ex art.700 c.p.c.] sempre presso Tribunale civile di Latina – sez. Lavoro, con le stesse motivazioni e verso il quale il comune di Formia aveva deciso di costituirsi. Lo apprendiamo dalle lettura della d.g.c. n.8 del 10 gennaio 2013.

Lo stesso Consorzio Nestore, con sede a Falciano del Massico (CE), era ricorso [n. 785 del 2011] al TAR del Lazio per chiedere l’annullamento della determinazione n. 256 dell’11.7.2011 di approvazione di verbali della Commissione di gara e aggiudicazione definitiva alla Soc. Coop. Soc. IDEA Onlus dell’appalto per l’affidamento della gestione del servizio di Assistenza educativa e trasporto scolastico per gli alunni diversamente abili. Ricorso che poi era stato accolto tanto che veniva ordinato al comune di procedere all’aggiudicazione del servizio alla seconda classificata salve le eventuali ulteriori verifiche previste dalla legge.

Un appalto, da quanto ci risulta, del valore di 620mila euro.

Non sappiamo poi a chi sia stato affidato il servizio di Assistenza educativa e trasporto scolastico per gli alunni diversamente abili, ma sappiamo di sicuro che alcuni lavoratori sono stati licenziati dalla Cooperativa sociale Atlante e che hanno fatto per questo motivo ricorso al tribunale di Latina.

Da parte nostra esprimiamo tutta la nostra solidarietà non solo ai tre lavoratori licenziati, ma anche ai tanti lavoratori che sono vittime dell’assenza di certezze, mancando soprattutto, da parte delle amministrazioni comunali, di qualsiasi forma di sensibilità verso il loro stato, rimanendo per questo spesso alla mercé di chi li usa e poi li getta via senza minimamente preoccuparsi del loro futuro “lavorativo” e soprattutto “umano” e lasciando invece che a decidere sia, ancora una volta, un giudice di tribunale.

 

Gennaro Varriale
segretario del circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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