La politica abitativa “pubblica” ha bisogno di una marcia in più
Nel Luglio 2014 abbiamo saputo che la giunta regionale del Lazio, con la Deliberazione n. 485 del 22/7/2014, ha autorizzato l’ATER della provincia di Latina a spendere 6.495.048,47 Euro per la realizzazione di un piano di interventi per la manutenzione straordinaria degli immobili esistente e per la realizzazione di nuove costruzioni: Cori (15 alloggi) Aprilia (47 alloggi), Latina (24 alloggi), Itri (15 alloggi).
Nulla di nuovo verrà invece realizzato nel comune di Formia, nonostante siano oltre 200 i nuclei familiari che hanno fatto richiesta di un alloggio di edilizia pubblica.
Sfogliando l’albo pretorio dell’ATER della provincia di Latina abbiamo rintracciato tre atti che riguardano la nostra città.
Il primo riguarda un conferimento di incarico collaudo tecnico-amministrativo lavori manutenzione Comune di Formia affidati all’Impresa EDILSAFER srl, con
sede in Anzio. Il prezzo di aggiudicazione dell’appalto è stato di 1.185.875,00 euro (data:3/9/2010);
Il secondo riguarda i lavori di costruzione di 5 alloggi da realizzarsi al piano porticato di due edifici ATER, siti nel Comune di Formia, loc. Scacciagalline, lotto 8°, via Rio Fresco, finanziati con i fondi di cui alla DGRL n.4060/1997 – legge 457/78.
I lavori sono stati aggiudicati all’impresa IRIS srl, con sede in Fondi, ma non sono mai iniziati a causa dell’opposizione degli inquilini residenti, che hanno impedito all’azienda fondana di procedere nella realizzazione degli appartamenti, nonostante la giunta Forte avesse scommesso molto sull’operazione, tanto da aver pubblicizzato a mille il finanziamento di oltre 400mila ottenuto per i 6 alloggi, poi evidentemente divenuti in corso d’opera 5.
Il terzo riguarda i Lavori di manutenzione straordinaria e risanamento conservativo
di n. 2 edifici di ERP comprendenti n. 72 alloggi, nel Comune di Formia –
P.d.Z. 167, località “Scacciagalline”, lotto 9° scale A-B-C-D,da finanziarsi con i fondi derivanti dalla vendita degli alloggi ex lege 560/93 (costo Euro 8.172.060).
Vista l’esosità dell’importo abbiamo voluto approfondire la questione.
Navigando sul web abbiamo scoperto che l’intervento ha riguardato il recupero e il miglioramento energetico e architettonica di due edifici degli anni novanta. In particolare la progettazione partecipata nella riqualificazione dei ballatoi ha portato alla trasformazione di un usuale spazio di passaggio in uno luogo semi-privato di incontro.
Fondamentale è stato il dialogo con gli utenti e con l’ufficio manutenzione dell’Ater, che ha permesso al gruppo di progettazione di individuare gli ambiti e le priorità di azione, al fine di ottimizzare le risorse economiche previste per un normale intervento di recupero primario.
Insomma un buon esempio di intervento pubblico per dare ai cittadini un luogo decente in cui vivere.
Sempre sul sito dell’ATER di Latina abbiamo potuto anche consultare il PROGRAMMA DI ATTIVITÀ’ ANNO 2014, nel quale è prevista una spesa di 2milioni di euro per la realizzazione di un cappotto e della copertura di 116 (78 in affitto e 38 riscattati) alloggi popolari, scale A-M, in località “Scacciagalline”.
Nel quartiere di Penitro invece sono stati realizzati (anno 2009) 24 alloggi di edilizia residenziale economica e su cui sono incorso delle indagini da parte della guardia di Finanza.
Nel 2012 l’allora sindaco Forte promise che ne sarebbero stati realizzati altri 14, per una spesa di circa 2milioni di euro, pare che però l’ATER non ne sapesse nulla, così come non si è saputo nulla dell’accordo tra l’ATER e il comune di Formia per la costruzione di 72 alloggi nell’EX LOTTO 9, di cui si doveva discutere nel consiglio comunale del 9 luglio 2007.
Mentre si continua a discutere nelle stanze “segrete” del potere della variante al P.R.G., di cui si sa ancora pochissimo per una scelta precisa dell’amministrazione, l’unica certezza è che sono oltre 200 le famiglie che ingrossano le file dei richiedenti un alloggio popolare, perché non possono nemmeno sostenere l’affitto di un alloggio, figurarsi il suo acquisto.
Sarebbe il caso di effettuare il censimento degli alloggi popolari presenti nel territorio comunale; procedere alla verifica di quanti hanno ancora i requisiti per abitarci, così da sanzionare eventuali abusi; chiedere, con forza, alla regione Lazio di stanziare i soldi necessari alla realizzazione di un numero sufficienti di alloggi popolari.
Il comune di Formia è inserito nell’elenco dei comuni definiti ad alta tensione abitativa, per la presenza di quartieri, soprattutto periferici, nei quali l’emergenza abitativa si sovrappone a disagi di tipo sociale ed occupazionale.
Diamo una sveglia al consiglio regionale, i cui interessi, da quello che leggiamo, sono rivolti in altra direzione, visto l’impegno con il quale hanno approvato le modifiche in corso al piano casa grazie ad un emendamento del consigliere Sbardella jr., che permetterà di edificare anche in aree protette ( i ricchi palazzinari) e in più, un premio a chi ha costruito in maniera abusiva sulle spiagge.
Insomma a chi niente e a chi troppo.
Gennaro Varriale
segretario del circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia