Il presidio comunista contro le elezioni farsa

Si conclude con l’elezione del sindaco di Cisterna Della Penna una delle pagine più triste della politica pontina.

D’altronde la legge “Delrio” che avrebbe dovuto “abolire” le Province, in realtà ha soltanto abolito il diritto di voto sancito dalla Costituzione, espropriando i cittadini della loro legittima aspirazione a decidere del futuro dei propri territori. Il consiglio provinciale delineato dalla nuova norma ha di fatto perduto la legittimazione popolare, diventando ostaggio di una vera e propria guerra tra clan, ognuno dei quali ha un proprio referente politico, molto spesso lontano mille miglia dai bisogni dei cittadini

Ci piacerebbe capire perché una parte della classe politica di centrodestra, impresentabile nella migliore delle ipotesi quando non collusa con il peggior berlusconismo, diventa immediatamente “presentabile” solo perché alleata con il PD.

Abbiamo più volte annunciato la nostra contrarietà allo scippo elettorale perpetrato ai danni dei cittadini e lo abbiamo voluto ribadire portando la nostra rabbia in piazza della Libertà, dove abbiamo potuto assistere a un dannoso “volemose bene”, dove tutti sono amici di tutti.

Un presidio che ha avuto lo scopo di informare i cittadini ignari di quanto stava avvendo a pochi passi da loro, perché convinti dai “mass media di regime” che invece le province erano state abolite. Insomma un vero e proprio lavaggio del cervello.

Da parte da nostra non possiamo riconoscere il consiglio provinciale uscito dalle urne, per cui annunciamo da subito un’opposizione durissima, ma tra la gente e non nel chiuso dei palazzi del potere.

Ci riprenderemo le piazze con la forza delle nostre idee, che sappiamo essere quelle più giuste per la difesa dei cittadini, in particolare dei lavoratori e del vasto mondo dei precari, nonché dei disoccupati, vera tragedia nazionale e in particolare della nostra provincia.

Non crediamo valide le ricette clientelari né del centrodestra targato FI-UDC-FdI e né tanto meno di quello targato PD-NCD.

Siamo sicuri che da subito si paleseranno le contraddizioni all’interno dello schieramento uscito vincitore dalle non-elezioni di domenica 12 Ottobre.

Gli ultimi dieci anni sono stati caratterizzati dal dominio del trio Cusani-Fazzone-Forte, toccherà a noi comunisti impedire che i prossimi anni siano dominati dai tanti piccoli padroncini che caratterizzano l’alleanza PD-NCD.

Un impegno che assolveremo con il massimo dello scrupolo possibile.

Federazione di Latina

partito della Rifondazione Comunista

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