Sanità, PD e Forza Italia sono due facce della stessa medaglia

Lo scontro apparente in atto tra La Penna, Segretario provinciale del PD, ed il Senatore Fazzone, padre-padrone di Forza Italia nella nostra provincia, non deve trarre in inganno.
D’altronde abbiamo sempre detto che il PD e Forza Italia sono due facce della stessa medaglia.
In particolare nella sanità sia la Polverini (di centrodestra) che Zingaretti (di centrosinistra) hanno caratterizzato il loro operato con una feroce politica di tagli, al solo scopo di smantellare il sistema sanitario pubblico in favore del privato e decretare definitivamente che la salute nel Lazio non sia più un diritto se non si hanno i soldi per pagare le cure mediche.
Abbiamo denunciato più volte che l’atto aziendale dell’ASL di Latina, a firma del Direttore generale Michele Caporossi, si abbatterà come una scure sulla qualità dei servizi della sanità pontina già al collasso e per questo va fermato.
Così come denunciamo l’ipocrisia di Forza Italia e dei suoi scudieri, con in testa il Consigliere regionale Pino Simeone, che certo non possono ergersi a difensori della sanità pubblica, visto che anche i loro piani contenevano misure simili. Solo la caduta della Giunta Polverini ha impedito il peggio, lasciando di fatto al PD l’onere di portare a termine tale processo di distruzione.
E’ evidente che della sanità pubblica non importi niente a Forza Italia, tant’è che quando i Sindaci della nostra provincia sono stati chiamati ad esprimersi sul nuovo piano sanitario, nessun primo cittadino di Forza Italia ha votato contro.
Perfino la stessa Regione Lazio ha bocciato di fatto il nuovo piano sanitario, anche perché ha dovuto constatare quanto fosse spropositato e inutile lo staff amministrativo messo in piedi da Capirossi (alla faccia della lotta alla burocrazia e agli sprechi!). Una volta modificato il Piano andrebbe risottoposto ai Sindaci della provincia, anche se l’allegra ditta Zingaretti-Capirossi sta facendo di tutto per evitarlo. Ciò con la piena collaborazione del Sindaco Di Giorgi di Latina, sostenuto da Forza Italia, che non ha voluto riconvocare l’assemblea dei Sindaci per discutere la questione, malgrado le richieste giunte anche da esponenti del suo stesso partito. Ci auguriamo che ciò avvenga anche per capire ancora una volta chi è realmente contro i cittadini e chi a loro favore.
Probabilmente i politici, che a chiacchiere hanno tanto a cuore la nostra salute, non sono mai entrati in un ospedale pubblico, né tantomeno in un pronto soccorso.
Altrimenti come giustificare il taglio secco del 50% per alcune importanti spese sanitarie tra il 2015 e il 2016, che passeranno da 9 milioni di Euro a 4,5 milioni di Euro. Oppure lo smantellamento, e la trasformazione in ambulatori detti pomposamente “Case della Salute”, di ospedali come Gaeta, Fondi, Sezze, Priverno, Minturno.
Così come l’assenza di interventi finalizzati ad accorciare le liste d’attesa, dalla lunghezza sempre più insostenibile.
L’unica cosa di cui siamo sicuri è che il personale medico, infermieristico e socio-sanitario sarà sottoposto a ritmi di lavoro sempre più massacranti, con il rischio crescente di errori umani.
Il sistema sanitario pubblico italiano e’ stato a lungo considerato tra i migliori al mondo e deve tornare ad essere tale.
Siamo sicuri che a fianco della nostra lotta troveremo i tanti lavoratori che sono stufi di lavorare in condizioni estreme e che fortunatamente si stanno organizzando per provare a fare da argine al delirio privatistico di cui è vittima la “mala” politica.

Federazione di Latina
Partito della Rifondazione Comunista

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