La trasparenza negata

Dalla lettura di un comunicato stampa dell’associazione Rinascita Civile, abbiamo avuto conferma di ciò che abbiamo sempre sostenuto in questi anni e cioè che la trasparenza non è stati mai tra le priorità delle amministrazione comunale.
Infatti, in base alle verifiche effettuate dagli organismi dipendenti di valutazione (OIV), il comune di Formia occupa l’ultimo posto tra i comuni della provincia di Latina.
Interessanti le osservazioni formulate dall’OIV, composto dal Dott. Mario Tagliatatela (Presidente), dal Dott.Andrea Ciccone (componente) e dal Dott. Roberto Colangelo (componente) nella scheda di sintesi a corredo della rilevazione effettuata nel periodo che va dal 6 Novembre 2014 al il 31 Dicembre 2014.
Tra gli aspetti critici riscontrati sono stati segnalati: Il sito va migliorato in riferimento all’esatta collocazione dei dati nelle corrispondenti sezioni; Manca l’aggiornamento del piano della performance ; mancano i tempi di attuazione dei procedimenti, Si consiglia all’Amministrazione Comunale di adottare un nuovo piano della trasparenza individuando per ogni settore il responsabile della pubblicazione dei dati conferendo apposito incarico in mancanza responsabilizzare i Dirigenti nell’adempimento; Miglioramento delle procedure informatiche,utilizzando un programma di trasferimento dati direttamente al sito sia per quanto attiene alla sezione “Amministrazione Trasparenza” sia per le altre sezioni per le quali è previsto l’obbligo di pubblicazione. Si riscontrano,inoltre, talvolta problemi tecnici temporanei di apertura di pagine web che invece dovrebbero essere di facile apertura.
Anche noi continuiamo a verificare che molti degli atti pubblicati sul sito istituzionale del comune di Formia (delibere di giunta, delibere di consiglio comunale e determinazioni dei dirigenti) sono privi degli allegati, motivo per il quale è impossibile verificare la completa correttezza degli attivi amministrativi del nostro comune.
Ovviamente non sappiamo del perché di tale andazzo, ma di certo sospettiamo che ci sia ben altro che una semplice dimenticanza o omissione.
D’altronde l’inchiesta, denominata “Sistema Formia”, condotta dal Pubblico Ministero Giuseppe Miliano, ha svelato le modalità con la quale ha funzionato per anni la gestione della macchina comunale.
L’inchiesta, frutto di un anno e mezzo di intercettazioni telefoniche e ambientali, effettuate tra il 2011 e 2012, ha visto tra gli intercettati politici, amministratori comunali, imprenditori, dirigenti e funzionari, poi rinviati a giudizio.
Secondo la Procura di Latina tali soggetti avevano costruito una vera e propria associazione criminale, fondata sulla corruzione, sulla concussione, sulle clientele, sulle raccomandazioni, sui favoritismi e sull’illegalità.
Le intercettazioni pubblicate, inoltre, al di là delle responsabilità penali che verranno accertate in sede di dibattimento processuale, lo hanno confermato.
Ovviamente non vogliamo sostituirci alla magistratura, ma vogliamo esprimere tutta la nostra preoccupazione per delle modalità di gestione della “cosa pubblica” che di fatto lasciano senza parole, così come lascia senza parole la probabile mancata costituzione come parte civile nel processo che avrà luogo contro i protagonisti del “Sistema Formia”.
E’ necessario che le mele marce vengano messe nelle condizioni di non nuocere.
Per questo pretendiamo di sapere quali sono i provvedimenti che da subito l’attuale amministrazione vorrà prendere per impedire che ciò si ripeta.

Circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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