La nostra solidarietà a Sabrina

L’aggressione avvenuta la scorsa notte a Scauri ai danni di una giovane attivista per i diritti dei migranti è un atto vile e meschino.
Una violenza gratuita e vigliacca che fa indignare ed arrabbiare ancora di più perché riassume due tra i più odiosi e intollerabili reati che una certa mentalità reazionaria riesca a produrre: la violenza su una donna e l’intolleranza verso gli immigrati.
L’autore dell’aggressione imputa a Sabrina probabilmente la colpa di aiutare i migranti ad integrarsi nella nostra società.
Non è più possibile tollerare azioni come questa, frutto anche della presenza nelle nostre città di realtà che sono dichiaratamente fasciste e che alimentano una politica violenta e razzista nei confronti di chi opera per favorire l’integrazione dei migranti e che invece i fascisti considerano dei nemici da combattere, in quanto portatori di valori antitetici ai loro.
Sarebbe un grave errore sottovalutare il loro operato, coltivando l’illusione che, in fondo, si tratti di pochi e ininfluenti personaggi, che ogni tanto calcano la mano, soprattutto ora che si trovano a cavalcare l’onda dell’odio razziale nei confronti dei migranti, aiutati in questo dai mass media di regime, che spesso descrivono i migranti come privilegiati, che vivono sulle spalle degli italiani, dimenticando di raccontare il loro drammatico vissuto.
Crediamo invece che sia giunta l’ora di una presa di posizione netta di tutte le realtà partitiche, associative, sindacali, ma anche da parte di semplici cittadini, che si riconoscono in una cultura democratica e antifascista, e una ferma reazione da parte delle istituzioni, che hanno la colpa di girarsi sempre dall’altra parte legittimandone di fatto la violenza.
E’ dunque necessario tenere alto il livello di guardia nei confronti non solo degli esecutori di tali gesti, ma anche dei mandati, cioè di coloro che seminano odio nei confronti dei migranti che hanno la sola colpa di volersi rifare una vita, lontano dagli orrori della guerra e della miseria.
L’obbiettivo deve essere quello di chiudere ogni spazio di agibilità a chi ha fatto dell’odio, della discriminazione e dello squadrismo la propria pratica politica.
Il terreno dell’antifascismo è innanzitutto quello delle scuole e delle strade, proprio dove sempre più spesso riemergono tendenze pericolosamente collegate al peggiore passato della storia del nostro paese.
Da parte nostra continueremo a difendere i valori dell’antifascismo e dell’antirazzismo, dell’integrazione e dell’accoglienza, soprattutto ora che gli eredi del duce hanno messo definitivamente la testa fuori dal sacco.

Circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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  4. By scam

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