Formia Rifiuti Zero:“Il contenimento dei costi non può avvenire a danno dei lavoratori”

Lo sciopero proclamato dai lavoratori della Formia Rifiuti Zero è la conferma del detto “le bugie hanno le gambe corte”. D’altronde solo qualche giorno fa l’assessore Marciano aveva difeso la sua creatura – una società di diritto privato a capitale completamente pubblico – asserendo che c’era un avanzo di bilancio di qualche decina di migliaia di euro, evitando però di spiegare come era stato possibile il raggiungimento di tale obbiettivo, che ovviamente alle orecchie di un profano pareva essere la conferma del buon operato della diligence targata Raphael Rossi.
Ed invece qualcuno è arrivato a rompere le uova nel paniere a chi dipingeva una situazione tutta rose e fiori, raccontando come stanno in realtà i fatti.
Lo ha infatti ben fatto l’Unione Sindacale di Base (USB) nel suo ultimo comunicato stampa, nel quale ha messo “i puntini sulle i” sullo stato reale della Formia Rifiuti Zero.
Ci preme sottolineare un paio di passaggi – a nostro avviso drammatici – nella descrizione delle infinite motivazioni che hanno spinto i lavoratori – di solito poco avvezzi a farlo – a dichiarare per il prossimo 19 Maggio una giornata di sciopero.
L’accusa rivolta all’azienda è di mostrare “Un’indifferenza e superficialità totale anche in ambito della sicurezza, tant’è che si fanno operare i lavoratori con mezzi difettosi e usurati mettendo a rischio l’incolumità degli operatori e dei cittadini, anche dopo l’aver indetto lo stato di agitazione” e ancora “Vengono mandate squadre a tagliere l’erba alle 5:30 del mattino lungo le carreggiate delle strade a scorrimento veloce, senza valutare il pericolo, senza tener conto del transito dei mezzi pesanti, senza tener conto della scarsa illuminazione pubblica, non vengono fomite alle squadre le segnaletiche idonee di prevenzione ecc.ecc..”
Ovviamente la risposta dell’azienda non è tardata ad arrivare. Con la solita faccia tosta dei padroni ha risposto che “stava tutto a posto!!”.
E qui siamo alla follia. Invece di ammettere le proprie colpe si risponde con tono borioso che va tutto bene,
A nostro avviso i lavoratori sono stati fin troppo pazienti, commettendo così l’errore di dare credito alle promesse di chi in fondo di loro non gliene importa nulla.
E se tanto da tanto non vorremmo che si stia lavorando per farci scappare il morto. D’altronde l’Italia è in testa alla lista dei paesi per il numero di morti (almeno tre al giorno) sul posto di lavoro.
Le critiche non finiscono qui però. Infatti ve ne sono altre che riguardano anche la pessima organizzazione del servizio, caratterizzata da improvvisazioni e dall’assenza di mezzi adeguati alla bisogna, ovviamente con conseguenze negative sulla qualità del servizio.
Lo conferma il fatto che è da mesi che va avanti sui social network un’accesa discussione su chi è colpevole dello stato di sporcizia in cui versa la nostra città.
Il colpevole è ormai chiaro, quindi i cittadini devono indirizzare le loro lamentele – circa le inefficiente che caratterizzano la raccolta dei rifiuti – non verso i lavoratori ma verso gli amministratori della Formia Rifiuti Zero, incapaci di fare il lavoro per cui sono pagati.
Invitiamo inoltre nostri amministratori ad – un pur se tardivo – un bagno di umiltà, ammettendo che la scelta di Raphael Rossi come amministratore unico della Formia Rifiuti Zero è stato un gravissimo errore e di trarne, per questo motivo, le dovute conseguenze.
A nostro avviso l’unica soluzione è quella di accompagnarlo alla porta, come si fa con un ospite indesiderato.
D’altronde è ormai evidente che i lavoratori sono diventati i veri nemici della politica di palazzo. “Salari da fame, condizioni di lavoro sempre più impossibili, precarietà” sono alla base delle politiche economiche dell’attuale classe dirigente che governa il nostro paese. Avviene a Formia come nel resto di Italia.
Ma sia chiaro:“i lavoratori sapranno resistere un minuto in più dei padroni” ed allora ne vedremo delle belle.
Da parte nostra saremo sempre al loro fianco e chiediamo di farlo anche a tutti i cittadini di Formia, perché il futuro dei lavoratori della Formia Rifiuti Zero deve stare a cuori a tutti, perché solo se i lavoratori verranno coinvolti nella gestione della raccolta rifiuti si potranno raggiungere e conservare i risultati sperati.

Circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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