La villa di Acquatraversa: le bugie hanno le gambe corte
E’ stato pubblicato sull’albo pretorio del comune di Formia l’invito a manifestare interesse per l’affidamento in concessione della gestione dell’immobile confiscato alla camorra sito in Formia in località Acquatraversa.
E’ rivolto – così come prevede il Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione Dlgs 159/2011 – a: comunità, enti, associazioni maggiormente rappresentative degli enti locali; organizzazioni di volontariato di cui alla legge 11.8.1991, n.266, e successive modificazioni; cooperative sociali di cui alla legge 8.11.1991 e successive modificazioni; comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti di cui al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti o sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9.10.’90, n.309, e successive modificazioni; associazioni ambientaliste riconosciute ai sensi dell’art.13 della legge 8.7.1986, n.349, e successive modificazioni.
Tutto bene quel che finisce bene? Purtroppo no, infatti anche questa volta ci troviamo di fronte a qualcosa di poco chiaro.
D’altronde questo è il “modus operandi” dell’amministrazione Bartolomeo.
Infatti nelle premesse è scritto che “con contratto repertorio n. 10839 del 17.10.2007 con decorrenza a partire dal 01.08.2007 e per la durata di anni nove veniva assegnato l’immobile di cui sopra all’ASSOCIAZIONE EMMANUEL DUEMILA ONLUS, C.F. 90034630591, con sede in Formia alla Via Castello n. 5” e che “il suddetto contratto scade il 30.07.2016 e l’amministrazione comunale intende, in
osservanza al vigente regolamento Comunale, riassegnare l’immobile di cui trattasi per la
realizzazione di un Centro di accoglienza ed integrazione per le categorie svantaggiate”.
Eppure nell’Ottobre 2014 l’UFFICIO URBANISTICA, EDILIZIA E PATRIMONIO del comune di Formia si era accorto che qualcosa non andava ed aveva inviato una nota ufficiale all’ASSOCIAZIONE EMMANUEL DUEMILA ONLUS, all’attuale SINDACO SANDRO BARTOLOMEO e al PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE BENI CONFISCATI GIUSEPPE BORTONE, nella quale precisava che il Comune di Formia aveva avviato il procedimento amministrativo per la revoca del contratto di comodato che affidava la villa di Acquatraversa proprio alla ASSOCIAZIONE EMMANUEL DUEMILA ONLUS».
Le motivazione della revoca erano le numerose inadempienze da parte del comodatario in ordine al perseguimento del fine sociale stabilito nella convenzione medesima.
Ebbene come è possibile che nonostante la procedura di revoca avviata dall’UFFICIO URBANISTICA, EDILIZIA E PATRIMONIO del COMUNE di FORMIA la concessione sia arrivata a scadenza naturale?
E’ necessario che la DELEGATA ALLA LEGALITÀ, l’avvocata Menanno e la SEGRETARIA GENERALE, in qualità di RESPONSABILE DEI BENI CONFISCATI, chiariscano le motivazioni per le quali non si è provveduto alla revoca della concessione e quali gli impedimenti reali che hanno impedito che ciò avvenisse?
Siamo stufi di continuare a subire l’onta di essere considerati meno che deficiente e per questo ci attiveremo affinché la discussione sulla destinazione dell’immobile di Acquatraversa esca dal palazzo comunale e diventi patrimonio dell’intera cittadinanza.
Infatti alla luce della pubblicazione dell’avviso a presentare delle idee, che non si capisce se è un bando di assegnazione vero e proprio o l’ennesima farsa targata Bartolomeo.
Crediamo sia opportuno discutere su quali potrebbero e dovrebbero essere le priorità di intervento per l’attivazione di servizi presso quell’immobile, per evitare di creare false aspettative e comunque per non sprecare l’occasione preziosa.
D’altronde abbiamo sottolineato più volte la necessità che sia il comune a gestirlo direttamente, proprio per sgombrare il campo da eventuali ombre.
In mancanza di un valido progetto tanto vale buttarla giù o riconsegnarla all’agenzia nazionale dei beni confiscati alla criminalità organizzata, ma sarebbe una sconfitta per l’intera la città e una vittoria purtroppo per quanti hanno consentito che questo stato di cose fosse non solo tollerato ma addirittura incoraggiato.
Ebbene!!! E’ ora di smetterla di darla vinta a questi loschi figuri e di chiedere – a gran voce – che si cambi registro.
Circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia