Parliamo della qualità dell’abitare a Gianola

Nel comune di Formia la parola standard non viene presa assolutamente in considerazione, eppure dovrebbe essere un ossessione per un’amministrazione degna di tale nome, non fosse altro per garantire ai suoi cittadini una qualità dell’abitare almeno decente.
E’ invece un fatto noto a tutti che l’espansione edilizia incontrollata del dopoguerra, ha creato seri danni al territorio ed ai suoi abitanti, in quanto ha ridotto notevolmente gli spazi pubblici previsti per ciascun abitante (le cosidette opere di urbanizzazione).
Nello stessa variante del Piano Regolatare Generale (P.R.G.) – sepolta dalla maggioranza a causa dei forti interessi economici in gioco – si fa chiaramente riferimento alla necessità di recuperare spazi da destinare all’uso pubblico.
Tuttavia, nel comune si attuano convenzioni, si costruiscono spazi pubblici (poi inutilizzati) ed il comune dorme.
Questo è il caso del PIANO di LOTTIZZAZIONE CONVENZIONATA di GIANOLA – Via delle Vigne (promotori le società GEPI e CIRINA). Il Comune – con delibera di C.C. n°10 del 10.03.2008 – ha approvato il Piano di lottizzazione Convenzionata per la realizzazione di un complesso residenziale ricadente in zona C2 di PRG vigente, su un lotto ampio complessivi 9.520 mq. Poi – con Delibera di CC n°86 del 27.11.2008 – ha approvato il progetto delle opere di urbanizzazione a scomputo degli oneri di costituite da, udite, udite: 1) parcheggio (importo €117.500 IVA comp.); 2) edificio per ambulatorio medico (ex circoscrizione e servizi importo € 272.500 iva comp); 3) verde attrezzato (€ 5.500 iva comp.); Per un totale di € 395.500.
Quindi è stata stipulata la convenzione urbanistica sottoscritta dal Comune e dalle società lottizzanti in data 30.03.2009, con la quale a fronte degli abitanti da insediare nelle nuove case, i privati si impegnavano a costruire i suddetti spazi pubblici.
Dopodiché il Comune ha autorizzato – con permesso a costruire n.179 del 16/11/2010 – la costruzione delle Opere di Urbanizzazione, sulle quali poi è intervenuta – con delibera di G.C. n°46 del 14.02.2013 – una variante planimetrica delle opere di urbanizzazione a costo zero per migliorare l’impianto delle opere di urbanizzazione modificando la posizione del fabbricato a servizi – con una traslazione dello stesso verso il confine est dell’area di intervento – al fine di proseguire la strada di progetto per collegarla con quella privata esistente servendo nel contempo il campo sportivo pluriuso (quale?), i diversi edifici esistenti retrostanti e la zona residuale interna di espansione residenziale C2.
Questa volta le opere di urbanizzazione del Piano di Lottizzazione sono state realizzate e collaudate. Lo conferma il certificato di collaudo del 10.10.2015 (in atti con prot. 39813 del 15.10.2015) e consegnate poi al comune di Formia con verbale del 21.04.2016.
Sono passati sei mesi, ma da allora tutto tace. Eppure il quartiere di Gianola ha bisogno di spazi pubblici e di una intensa opera di ristrutturazione urbanistica, necessaria per porre rimedio ai guai fatti dall’abusivismo edilizio, magari partendo proprio dalla verifica del rispetto delle convenzioni urbanistiche stipulate dal comune negli anni passati.
In particolare verificando se i lottizzanti hanno poi effettivamente ceduto al comune le aree previsti per strade, parcheggi, verde e scuole.
Ma nessun consigliere, cioè gli strani personaggi che periodicamente promettono di trasformare Formia in una piccola Montecarlo, si è mai sentito in l’obbligo di interrogare l’assessore ai lavori pubblici per chiedergli ragione di ciò.
In fondo finché al consiglio della la città saliranno tristi personaggi che vincono una gara a punti, senza idea alcuna di legalità e di città, non c’è da meravigliarsi se la speculazione edilizia continuerà la sua opera di devastazione che ha raso al suolo la civitas romana che era Formia, lasciando ai posteri solo fogne, cisterne e fondamenta di palazzi, che qualcuno si illude di vendere come turismo di qualità ed invece danneggia le classi meno abbienti, che non si possono permettere di pagare i servizi che vengono negati loro – a cui invece avrebbero diritto – da una gestione scellerata del territorio.

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Circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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