Politica come forma di illusionismo!

Nel 2004 i quartieri pedemontani di Cassio e Scacciagalline sono stati al centro del “Contratto di quartiere II integrazione fisica e sociale dei quartieri pedemontani Cassio e Scacciagalline” (CDQII). I “Contratti” derivano dai cosiddetti “Programmi Complessi” simili ad altri Programmi di Iniziativa Comunitaria come “Urban” o i “Contrats de Ville”. In Italia questi sono stati promossi con le leggi n.662/1996 e n.21/2001 “Misure per ridurre il disagio abitativo ed interventi per aumentare l’offerta di alloggi in locazione”.
Nel Lazio ricordiamo la delibera regionale n.922/03, finalizzata alla promozione di progetti comunitari di riqualificazione urbana con interventi aventi l’obiettivo di risolvere situazioni di disagio urbano in aree periferiche o fisicamente e/o socialmente degradate.
Qui a Formia l’importanza dell’intervento è dovuta sia all’alta tensione abitativa, sia alle emergenze sociali e occupazionali che affliggono la città; rese ben evidenti dai dati forniti dall’Ufficio comunale dei servizi sociali che rileva, l’alto grado di abbandono scolastico, di microcriminalità, di assistenza economica alle famiglie.
Il progetto preparato dagli uffici comunali era diviso in 4 ambiti: (A) Opere di urbanizzazione e altre opere pubbliche infrastrutturali e di servizio. (B) Opere di edilizia residenziale ed urbanizzazione relativa. (C) Altre opere pubbliche inserite nel contratto di quartiere. (D) Opere private.
Tra le opere pubbliche più importanti troviamo: la Via delle Fornaci con lo stralcio di via Solaro, il Mercato Coperto, la nuova edificazione di 72 alloggi; il centro Polifunzionale di Scacciagalline; la riqualificazione cortile degli edifici del Cassio; la ristrutturazione di un edificio ATER di Scacciagalline da destinare all’università; l’allargamento del sottopasso pedonale di Via Cassio. Un nuovo asilo nido. Il progetto è stato “esposito” alla Va Rassegna Urbanistica Nazionale organizzata dall’INU a Venezia.
Data l’importanza il piano è stato condiviso con la Provincia, l’Università di Cassino e l’ATER. Inoltre sono state promosse assemblee nei quartieri interessati coinvolgendo gli abitanti per quella del 24/3/2004 al Cassio intervenne il Sindaco Bartolomeo, mentre per Scacciagalline si ricorda l’impegno degli allora consiglieri Simeone e Picano (Forza Italia), con l’allora presidente ATER Nasso.
L’epilogo ha il sapore amaro dell’illusione e della presa in giro. Non solo, è stato realizzato poco di quanto promesso. Pensiamo ai soldi della via delle fornaci, finiti nel piazzale della stazione; oppure alle ripetute riqualificazioni delle ville comunali, invece della sistemazione del cortile di Via Cassio.
Ma addirittura la pianificazione particolareggiata del CdQII non è stata nemmeno recepita nella proposta di variante del PRG, contro le ragioni stesse della pianificazione urbanistica comunale, che dovrebbe ridurre il disagio abitativo.
Sicuramente i quartieri di Cassio e Scacciagalline sono fuori dalle centralità urbane che caratterizzano il PRG, speriamo che almeno rientrino nelle strategie di piano definite “risarcimento spazi pubblici”.
Sicuramente sappiamo che quel poco di pubblico che aveva Via Cassio, il campo di calcetto, gli è stato tolto con una convenzione sulla cui attuale validità nutriamo seri dubbi. Una questione di cui nessuno ha voglia di occuparsene. Forse lo farà la Corte dei Conti a cui abbiamo inviato un esposto.

Circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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