E’ solo l’inizio della resa dei conti
Con le dimissioni annunciate dal sindaco Bartolomeo, causate a suo dire dalla mancata approvazione del bilancio di previsione (2017-2019), pensavamo di poter tirare un sospiro di sollievo e toglierci dal groppone una delle peggiori amministrazioni degli ultimi anni, ma ci sbagliavamo.
Lo confermano le dichiarazioni successive dello stesso Bartolomeo, che ha chiesto la disponibilità alle altre forze politiche per un sostegno che sia nel solo interesse della città, visto anche quanto bolle in pentola e cioè: l’approvazione della variante al Piano Regolatore Generale, la Pedemontana leggera e infine il Policlinico del Golfo. Ci ha giusto risparmiato il porto turistico “Marina di Castellone”, perché evidentente l’avrebbe sparata troppo grossa.
E’ infatti ecco arrivare in soccorso del dimissionario sindaco i consiglieri di Forza Italia, che anche loro attenti “al bene della città” hanno deciso – votando sì al bilancio di previsione – di sostenere la traballante giunta di centrodestrasinistra.
Così come fa venire una certa tristezza la parabola della sinistra di governo, che – a loro dire – dopo aver voluto ingoiare numerosi bocconi amari, ora è stata sacrificata in nome della “santa alleanza”.
E’ evidente che fanno venire l’acquolina in bocca – a quanti sperano di farne un buon uso (almeno per loro) – i milioni di euro che potrebbero riversarsi sulla nostra città.
Da cui consegue la chiamata alle armi per quanti hanno interesse a che questo flusso di denaro venga governato e indirizzato verso lidi ben sicuri. D’altronde in questi anni non ci è stata risparmiata una gestione al quanto “discutibile” dei fondi comunali.
Non siamo stati gli unici a pensarlo, infatti molte sono state le voci provenienti dalla società civile che lo hanno rimarcato in varie occasioni, ma il dissenso non è riuscito a fermare questa emorragia di denaro pubblico, che poteva essere speso in ben altro modo, viste anche tutte una serie di emergenze sociali che colpiscono in particolare le fasce più povere della nostra città (senza distinzione di nascita) e che non possono essere affrontate con interventi tampone, ma vanno inseriti all’interno di un quadro di interventi che sia il più possibile ampio e soprattutto che sfugga a qualsiasi logica di tipo clientelare, soprattutto oggi che il quadro normativo ed economico è figlio – da un lato – della logica dei tagli perché “ce lo chiede l’europa dei mercati” e dall’altro si prova a criminalizzare ogni sorta di povertà.
Aggiungiamo a ciò il degrado urbano delle periferie costantemente escluse dai piani comunali tranne nei casi in cui occorre dare la caccia ai voti di chi vi abita, promettendo molto e mantendo poco o nulla.
Ebbene il gruppo di potere che tiene in ostaggio la nostra città ha deciso di continuare nell’opera di demolizione di ogni istanza democratica, continuando a gettare fumo negli occhi per offuscare la realtà e cioè che nulla è peggio della miopia di una classe dirigente incapace di prendere atto che il tempo delle promesse è finito.
I tre temi che stanno a cuore all’attuale amministrazione si perdono nella notte dei tempi. D’altronde sono oramai anni che vengono tirati fuori, ogni qualvolta un’amministrazione inizia a imbarcare acqua, per poi essere riposti subito dopo nel cassetto. E’ un trucco che conosciamo troppo bene per cascarci. Forse siamo all’epilogo di un ventennio dominato dal duo Bartolomeo-Forte, forse i loro eredi politici saranno anche peggiori, ma di certo non possiamo non sottolineare che è necessario un maggiore impegno da parte dei cittadini e soprattutto dei comunisti nella vita politica della nostra città.
Non fosse altro per non dover dare ragione a chi continua a sottolineare che nella nostra città tutto è immutabile.
L’importante è giocare a carte scoperte, evitando di ricorrere cioè a trucchi e trucchetti, metodo in cui sono bravissimi i vecchi volponi della politica, che proveranno sicuramente a riciclarsi altrove.
circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
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