Alloggi popolari – La storia assurda del finanziamento di 413mila euro

Nella indolente città di Formia – comune ad alta tensione abitativa exL.61/89 – ci sono delle storie che se non fossero documentate da atti pubblici, sembrerebbero frutto di fantasia! Nel caso degli alloggi popolari l’indolenza del Comune suscita ancora più rabbia, in quanto siamo costretti a documentare la storia di un finanziamento di£. 800.000.000 (€ 413.165,52) approvato dalla R. Lazio con D.G.R.L. n. 1830/1999, che dopo vent’anni non si riesce a spendere.

ECCO I FATTI.  Dall’approvazione del 1999 di un intervento di recupero del patrimonio di edilizia residenziale pubblica (ex art. 11 L.179/92), questa spesa è stata riconfermato per tre volte: 1) Nel2011 con D.G.R.L. n. 211/2011 riconfermato all’A.T.E.R. Latina per realizzare in località Scacciagalline – n. 6 alloggi attraverso il recupero del piano porticato di due fabbricati A.T.E.R. 2) Nel 2015 con D.G.R.L. n. 352/2015 quando da Scacciagalline vengono destinati a Penitro per il recupero del patrimonio E.R.P. con lavori di manutenzione straordinaria. 3) Anni dopo, quando è l’A.T.E.R. a chiedere alla Regione conferma del finanziamento di € 413.165,52 per: “Lavori di manutenzione straordinaria consistenti nella realizzazione di cornicione e rifacimento terrazzo di copertura” di n. 2 fabbricati (n. 25 alloggi E.R.P.) del lotto 11° di via Sant’Angiolillo a Penitro. E la Regione conferma il finanziamento ed il termine di 13 mesi per la spesa, pena la decadenza del finanziamento. Da allora nulla si sa.

ASSURDO!La regione Lazio in ginocchio chiede di spendere 400mila euro per gli alloggi popolari e prima il comune di Formia e poi l’A.T.E.R. diLatina non sono riusciti a farlo. In un comune dove trovare alloggi a prezzi ragionevoli è un impresa!

SVEGLIA!Chiediamo al Comune di intervenire presso A.T.E.R. per capire e sollecitare lo stato dei lavori, ed evitare un grave danno per gli abitanti degli alloggi popolari di via Sant’Angiolillo.

A quest’ultimi chiediamo intanto di farsi sentire presso l’amministrazione per evitare l’ennesima beffa.

In generale non si può che constatare che l’edilizia pubblica residenziale in Italia è una cenerentola abbandonata a se stessa. A colpi di svendite gli alloggi ERP costituiscono ormai il 3% del patrimonio abitativo contro il 20% degli altri paesi europei, a fronte di centinaia di migliaia di richieste di aventi diritto in attesa da anni.

Il nostro partito da anni chiedi un piano nazionale decennale per raddoppiare il patrimonio abitativo destinato all’utilizzo pubblico unica proposta seria per affrontare l’emergenza abitativa in Italia e impedire che i cittadini, soprattutto quelli meno abbienti, debbano addirittura indebitarsi per far fronte ad affitti sempre più cari. Una volta l’abitare era un diritto, oggi è invece ostaggio del“dio mercato”.

Circolo “ENZO SIMEONE”

partito della Rifondazione Comunista

Formia

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