L’attesa per il ripristino del parco De Curtis ha un limite? Per la giunta Forte no

Nella città dove l’illegalità rappresenta per molti l’occasione per il consolidamento delle proprie fortune politiche e/o economiche, sembra non sfuggire a questa logica il parco De Curtis. Ma veniamo ai fatti.

In data 10 Maggio 2012, il comune di Formia, nella persona del vice sindaco Benedetto Assaiante, chiede al Dott. Raffaele Marra, direttore della direzione regionale organizzazione, personale, demanio e patrimonio della regione Lazio, l’autorizzazione ad utilizzare una parte dell’area ex Gil, denominata “Parco De Curtis”, come parcheggio camper per la stagione estiva 2012, al fine di evitare problematiche di traffico e di ordine pubblico e con l’impegno da parte dell’ente comunale a tenerla pulita. Si sottolinea inoltre, come motivazione aggiuntiva, che, con nota prot. 3600 del 20 Gennaio 2012, è stata chiesto l’affidamento a pieno titolo dell’area.

In data 17 Maggio 2012, con comunicazione protocollo 217237, il Dott. Raffaele Marra autorizza l’utilizzo dell’area richiesta da parte del comune di Formia.
In data 21 Maggio 2012, il responsabile della S.E.A.S. 2000 protocolla presso il comune di Formia, all’attenzione del sindaco Forte, la richiesta dell’affidamento di un’area di sosta camper per la stagione estiva 2012.

In data 31 Maggio 2012, con deliberazione di giunta comunale n.122, viene approvata la convenzione tra il comune di Formia, nella persona del Dirigente del Settore Economico-Finanziario dr. Giuseppe Manzi, e la cooperativa sociale S.E.A.S. 2000, per la concessione di un’area di 2.850 metri quadri, facente parte della maggiore area ex GIL, denominata “Parco De Curtis”, con la quale si autorizza, con uso gratuito, la cooperativa a utilizzare l’area evidenziata in rosso nella planimetria allegata alla delibera come zona camper (Art.2) e che si fissava la tariffa ad 8euri per ora (Art.4).

In appena 2 settimane si è deciso per l’affidamento (richiesta – parere favorevole – firma convenzione). In un paese che è maglia nera per per lungaggini burocratiche e inefficienze, è un vero e proprio record.

Nulla si scrive a proposito dell’eventualità dell’accesso all’area da parte di autovetture, che invece come possiamo documentare con un ampio book fotografico hanno sostato con continuità. Nulla ci è dato di sapere circa la tariffa che è stata pagata dagli ignari automobilisti e soprattutto a che titolo è avvenuta la riscossione.

Si è autorizzata inoltre a delimitare l’area con paletti di legno e rete plastificata (Art.4). Nella fotocopia in nostro possesso è difficile distinguere nei dettagli l’area, tant’è che lo denunciammo già in fase di realizzazione. Aggiungiamo, inoltre, che è stata autorizzata la creazione all’interno del parco di una rampa d’accesso tra l’area in questione e il terreno prospiciente al Piazzale Enrico Guerriero (Art.4).

Sono state inoltre realizzate due piattaforme in cemento, in una delle quali è stata posta una struttura che ospita dei servizi igienici, o almeno così pare.
Ricordiamo che siamo in area definita F3 dall’attuale piano regolatore comunale, cioè parco pubblico e parco pubblico di interesse paesaggistico e archeologico, la cui destinazione d’uso è “parco alberato con la tassativa esclusione di ogni attività edificatoria anche se a carattere pubblico”, e già qui ci sarebbero tutte le motivazioni per un intervento della magistratura, per valutare se ci siano stati reati nell’assegnazione dell’area da parte dei funzionari che si sono occupati della questione.

Continuando a leggere la convenzione firmata dalle parti, apprendiamo che la durata della concessione è stata fissata al 30 Settembre 2012 (Art.5), data a partire dalla quale il concessionario aveva l’obbligo di ripristinare lo stato dei luoghi (Art.4). E’ stata fissata una cauzione pari a 200euri, da restituire dopo il parere favorevole degli uffici competenti sull’effettivo ripristino dello stato dei luoghi (Art.4).

Per capire la sproporzione di tale importo facciamo riferimento “REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN USO TEMPORANEO DI SALE COMUNALI”, che all’art.9 prevede una cauzione di 100euri (e solo per una giornata).

La cosa che però ci preme sottolineare ,è che siamo stati domenica 14 Ottobre 2012 a verificare lo stato dell’ex Gil – parco “De Curtis”, quindi ben due settimane dopo, e purtroppo abbiamo potuto constatare che i paletti, la rete plastificata, le piazzole di cemento, la struttura che ospita dei servizi igienici e la rampa di accesso sono ancora lì in bella mostra.
Il parco “De Curtis” rappresenta un bene comune, un’area pubblica che per decenni è stata “off limits” per intere generazioni di formiani e che solo grazie alla testardaggine dell’ex assessore Claudio Marciano è stato sottratto, dopo un lunghissimo iter giudiziario, alle grinfie di un privato che ne aveva fatto un occasione di arricchimento personale.

Noi siamo abituati a parlare chiaro, e quindi chiediamo al sindaco Michele Forte di conoscere quali siano i piani dell’attuale amministrazione circa la destinazione del parco “De Curtis”. Il nostro timore è che le strutture in oggetto resteranno lì, per poi essere riutilizzate l’anno prossimo, con le stesse modalità che ne hanno caratterizzato l’utilizzo durante la scorsa stagione estiva.

Da parte nostra, rimane la volontà di lottare contro chi (ed in questa amministrazione ce ne sono tanti) pensa che i beni pubblici siano un’occasione per dare forza alle proprie clientele.

A breve si terranno le elezioni comunali e crediamo che di questo si dovrà parlare.

Concludiamo dicendoci disponibili ad essere ascoltati dalle autorità competenti per dare il nostro contributo a stracciare quel velo di opacità che tiene insieme soggetti pubblici e soggetti privati.

Gennaro Varriale
segretario del circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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