E’ ora di chiudere la XVII comunità montana

In un periodo nel quale è sotto gli occhi di tutti lo spreco con il quale viene gestita la pubblica amministrazione, ci preme sottolineare il ruolo svolto dalla provincia di Latina, in collaborazione con la XVII comunità montana “Monti Aurunci”, nell’opera di elargizione che questo spreco alimenta.Parliamo dei 14mila euro stanziati dalla provincia guidata dal presidente Cusani per la la pubblicazione del volume “La Via dell’Olio in Terra Aurunca”.

E’ utile leggere la determinazione n.1557 del 25 Settembre 2012, a firma del dott. Giancarlo Siddera, dirigente del settore attività produttive, con la quale tale finanziamento viene autorizzato e, in particolare, le motivazioni.

Il volume – si apprende – è curato da studiosi locali della materia, e “permette una approfondita conoscenza a livello provinciale della olivicoltura aurunca, di -indubbia importanza culturale e produttiva, di cui un congruo numero di copie saranno fornite alla Provincia per utilizzo in occasione di manifestazioni promozionali del territorio e dei suoi prodotti”.

Nulla si sa di più sulla richiesta di finanziamento che sarebbe pervenuta dalla comunità montana, e quindi siamo andati alla fonte. Qualcosa di più? Macché!!! Consultando il sito della XVII COMUNITA’ MONTANA, alla ricerca della preziosa documentazione, abbiamo però potuto scoprire che l’ente montano è dotato di un consiglio composto da 21 consiglieri, tra cui – apprendiamo dal sito dell’ente montano – sono inclusi i formiani Salvatore ORSINI, Sabino DELLE DONNE e Nicola RICCARDELLI, quest’ultimo nominato anche presidente, e da una giunta che, oltre al presidente medesimo, comprende anche un vicepresidente e tre consiglieri, di cui uno è l’attuale sindaco di Castelforte (informazioni recuperate sempre dal sito dell’ente montano).

Non è possibile conoscere il costo della parte burocratica, perché il sito è sprovvisto di tali informazioni; per lo stesso motivo non è possibile conoscere il bilancio dell’ente, né gli emolumenti che percepiscono gli incaricati, cioè ci viene impedito di conoscere quanto costa alla collettività l’esistenza in vita di un ente che sarebbe dovuto essere solo un vecchio ricordo, perché considerato un ente inutile anche dalla stessa regione Lazio.

Infatti, nel marzo del 2012, la Commissione Affari istituzionali aveva messo all’ordine del giorno la proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale, concernente proprio la soppressione delle Comunità montane.

Se ne era iniziato a parlare già nell’estate del 2010, quando, all’indomani dell’insediamento in regione della nuova giunta, la Polverini volle presentarlo alla stampa come uno dei primi provvedimenti tesi all’eliminazione degli enti superflui nell’ottica di una politica volta al contenimento della spesa pubblica, senza andare invece ogni volta a tagliare nella sanità, attentando alla vita di centinaia di migliaia di persone.

Peccato che alle parole non seguano mai i fatti, tant’è che la vita della XVII COMUNITA’ MONTANA è proseguita senza come se nulla fosse, come gli sprechi che hanno caratterizzato la vita politica dell’attuale giunta, vedi il caso dell’ex capogruppo pidiellino Fiorito, che ha conquistato le pagine di tutti i principali giornali nazionali e locali.

Apprendiamo, ad esempio, del bando di gara per l’affidamento ad un privato della gestione del rifugio montano denominato “Pornito-Redentore” in omonima località della frazione collinare di Maranola nel Comune di Formia, pubblicato nell’aprile del 2012 sull’albo pretorio online della comunità montana e di cui non abbiamo potuto conoscere l’esito, nonostante le nostre ricerche telematiche.

Il messaggio che vogliamo lanciare è che è giunta l’ora di chiudere non solo la XVII comunità montana, ma di procedere speditamente verso la chiusura di tutte e ventidue le comunità montane della regione Lazio, fatta salva la sacrosanta tutela dei posti di lavoro dei dipendenti, che non vanno abbandonati al loro destino, ma messi in condizione di valorizzare la professionalità acquisita negli anni.

Gennaro Varriale
segretario del circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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