L’aria di Gianola è infestata da un odore nauseabondo ma c’è dell’altro

Da alcune settimane, sopratutto nelle ore pre-serali, l’aria di Gianola è infestata da un orrore nauseabondo, tanto che è difficile resistere senza doversi tappare la bocca. La nostra curiosità ci ha spinto a chiederci il perché di tale odore e subito dopo siamo andati alla ricerca della soluzione al mistero.

Ci siamo, quindi, recati presso la zona dove insistono sia il depuratore di Acqualatina che il deposito dei rifiuti, in località exEnaoli, per capire se uno due siti centrasse qualcosa con il problema da noi riscontrato.

La prima ipotesi è che la causa sia proprio il depuratore che gestisce Acqualatina, memori dei numerosi problemi che ha avuto negli scorsi anni. Ricordiamo a tal proposito lo sversamento di liquami lungo la strada nel quartiere avvenuto nel gennaio del 2011, con i relativi problemi igienico-sanitario. Un problema simile avvenne pochi mesi dopo. Era il luglio del 2011. Solo allora fummo tranquillizzati da un comunicato stampa di Acqualatina, con il quale il gestore idrico rassicurava che una futura fuoriuscita di liquami provenienti dalla vasca di digestione fanghi del depuratore comunale non sarebbe stata più possibile grazie all’installazione di un sistema di automazione e telecontrollo dell’impianto.

Un’altra ipotesi è che i miasmi, che molti cittadini ci hanno segnalato, possano provenire dal centro comunale di raccolta rifiuti urbani che si trova proprio di fianco al depuratore di Acqualatina e qui purtroppo qui giungono le cattive notizie. Infatti indagando sull’origine dei miasmi abbiamo recuperato alcuni documenti molto interessanti.

Abbiamo, ad esempio scoperto che il funzionamento del centro comunale dell’ex Enaoli è stato consentito per tutto il 2011 da una doppia proroga a firma del sindaco Michele Forte, per opere di adeguamento del centro di raccolta stesso. La prima autorizzava la prosecuzione dell’operatività del centro comunale fino al 30 giugno 2011 (ordinanza urgente n.77 del 30 dicembre 2010) e la seconda invece fino al 30 dicembre 2011 (ordinanza urgente n.47 del 30 giugno 2011).

In quest’ultimo caso possiamo anche aggiungere le considerazioni contenute nell’ordinanza n.47 e cioè che l’esistente centro comunale di raccolta, funzionante già da diversi anni, risponde a buona parte dei requisiti richiesti dalla normativa vigente e che, soprattutto, la chiusura del centro di raccolta, seppur temporanea, pregiudicherebbe le condizioni di una corretta gestione del ciclo dei rifiuti, favorendo l’abbandono incontrollato di rifiuti sul territorio comunale, con conseguente grave danno della salute ed igiene pubblica e dell’ambiente in generale.

Ad ulteriore giustificazione sulla necessità di una seconda proroga l’ordinanza fa presente che la giunta Comunale con atto n.430 del 30 dicembre 2010 aveva proceduto all’approvazione della progettazione preliminare delle opere di adeguamento e di ampliamento e che, da ultimo, il finanziamento originario di £ 390mila è stato aumentato a £ 550mila , a seguito dell’acquisizione di un ulteriore contributo da parte della Provincia di Latina. Poi abbiamo spulciato il PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2012/2014 DELL’AMMINISTRAZIONE approvato dal consiglio comunale con delibera n.5 del 13 febbraio 2012, nel quale risulta uno stanziamento di 550mila per “AMPLIAMENTO E MESSA A NORMA DELL’ECOCENTRO EX ENAOLI”.

Insomma vorremmo dal sindaco Forte informazioni più chiare circa lo stato dei lavori, perché se non fossero stati ultimati avrebbe dovuto ordinare una nuova proroga. Peccato che di questa ordinanza non ne abbiamo trovato traccia, probabilmente proprio perché non esiste. Significa, forse, che il centro comunale è di fatto aperto senza che le dovute autorizzazioni? Ed allora si pone il problema di capire se c’è una correlazione tra i miasmi, sicuramente accentuati anche dal caldo di questi giorni, e l’incertezza sullo stato dei lavori. Il cartello che fa bella mostra davanti all’ingresso non aiuta. Fine lavori maggio 2010?

Ed allora perché la necessità delle proroghe? Oppure c’è dell’altro ancora? Non dimentichiamo, inoltre, che nell’area in cui insiste il centro comunale lavorano sia i dipendenti della Latina Ambiente e sia i lavoratori di Acqualatina, per cui è necessario controllare che siano rispettati tutti i parametri di legge a garanzia della loro salute, evitando cioè che a pagare siano al solito i lavoratori.

Lo stesso dicasi per gli operatori e gli utenti della cooperativa Herasmus, che insieme ad altre associazioni ha in affitto i locali dell’ex geometra, proprio lì a pochi passi. Un buon motivo per chiedere che si faccia chiarezza da parte delle autorità preposte circa la provenienza dei miasmi, forse prodotti dai rifiuti depositati nel sito di stoccaggio, e di cui denunciamo la presenza.

E’ inoltre necessario valutare l’idoneità del centro comunale di raccolta rifiuti urbani, motivo per il quale crediamo sia indispensabile procedere ad un’immediata verifica della situazione e ove fossero riscontrate irregolarità procedere immediatamente a una bonifica e a una messa in sicurezza dell’intera area, valutando eventuali responsabilità. In una città che manifesta molte allergie alle regole non è una “richiesta fuori luogo”.

Gennaro Varriale
segretario del Circolo “Enzo Simeone”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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