Il vero programma amministrativo del centrodestra

Qual è il vero programma amministrativo della maggioranza del consiglio comunale? Cosa fanno lì? Discutono della città o degli affari loro? Giudicando dagli atti del consiglio e delle forze dell’ordine si può affermare che discutono dei loro interessi personali. Il 24/9/2010 il sindaco Forte all’indomani della delibera per la partecipazione al piano regionale per l’housing sociale esultava mostrando l’atto come esempio delle “risposte concrete al fabbisogno abitativo che penalizza parte della popolazione che non accede al libero mercato e non riesce a soddisfare il bisogno primario della casa”.

Oggi vediamo cosa intendeva il sindaco allora. La vicenda della cooperativa “luci sul Golfo” che ha ottenuto l’approvazione del piano di zona per un insediamento di “edilizia convenzionata” (sic!) giunge al suo misero epilogo, con la revoca degli atti concessi ad una cooperativa la cui composizione assomiglia a quella della direzione locale del UDC. Un altro esempio di “risposta concreta al fabbisogno abitativo” lo abbiamo avuto nei giorni scorsi con la convalida del sequestro di 3376 mc di lottizzazione abusiva con cambio di destinazione d’uso in località Acquatraversa, progettata dal presidente del consiglio comunale ingegnere Erasmo Picano, in area con vincolo paesaggistico, avviata in contrasto con il PRG, senza approvazione del consiglio comunale, senza opere di urbanizzazione primaria e secondaria, senza nulla osta paesaggistico per il cambio di destinazione d’uso (e chi ne ha più ne metta).

Ma è tutta la politica urbanistica del centro destra a crollare miseramente. Il 10/3/2012 un altro pilastro viene meno con il sequestro preventivo dell’ex pastificio Paone dopo l’accertamento della realizzazione, in assenza delle prescritte concessioni, di opere finalizzate al mutamento di destinazione d’uso di 30 000 mq di superficie. In questo caso sono stati deferiti in stato di libertà all’autorità Giudiziaria, insieme ad altre due persone: il presidente del consiglio ingegnere Picano progettista e direttore dei lavori della variante architettonica, l’amministratore della società proprietaria dell’immobile, nonché consigliere comunale, Stefano Paone.

Quello del consigliere Paone è un caso esemplare della politica attuale. L’imprenditore, passato al centrodestra, dopo un’apparazione lampo nel centrosinistra, dove è stato eletto con la carica di vice sindaco in pectore, è diventato vicepresidente del consorzio industriale del sud pontino (COSIND), presieduto dall’avvocato Salvatore Forte consigliere comunale e coordinatore PDL di Formia, nonostante il fatto che Paone, porti con se il conflitto di interessi tra la vicepresidenza del COSIND e l’amministrazione della proprietà del pastificio posto nella zona industriale di Penitro, sotto il controllo del COSIND stesso.

A questi illustri dottori noi, modesti cittadini, ricordiamo l’articolo 54 della Costituzione che afferma: “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I CITTADINI CUI SONO AFFIDATE FUNZIONI PUBBLICHE HANNO IL DOVERE DI ADEMPIERLE, CON DISCIPLINA ED ONORE, PRESTANDO GIURAMENTO NEI CASI STABILITI DALLA LEGGE.” Poiché abbiamo il fondato motivo di ritenere che questi cittadini con la loro condotta stanno disonorando la Repubblica e le funzioni affidategli, chiediamo le dimissioni dei consiglieri Picano e Paone, o in via subordinata la loro sospensione fino a quando la magistratura non accerterà le loro responsabilità.

Poiché riteniamo che questi consiglieri difficilmente retrocederanno dagli incarichi ostentando la miseria del loro operato, chiediamo agli altri consiglieri comunali di non partecipare ai consigli indetti da questo Presidente e/o a cui partecipi il consigliere Paone. Al prefetto di Latina chiediamo ancora una volta di sollecitare il ministro dell’interno affinché nomini una commissione di accesso agli atti per verificare la legalità degli atti dell’amministrazione comunale.

I cittadini di Formia, le persone oneste, meritano di essere amministrate da persone che, devono comportarsi da servi delle istituzioni, e non invece da chi pensa di essere il padrone della città, intendendo i cittadini al pari di sudditi.

Gennaro Varriale
segretario del Circolo “Enzo Simeone”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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