Parcheggio sotterraneo o moderno vespasiano?

Più volte abbiamo sostenuto la necessità di realizzare bagni pubblici nel territorio comunale, anche in considerazione dell’attività turistica – autentico Godot di questa città. Oggi, dobbiamo dare atto all’amministrazione comunale che nel caos del suo amministrare una risposta l’ha data.

Dopo tanto e per la prima volta il sindaco di Formia sembra aver voluto soddisfare la nostra richiesta, forse esagerando un po’, destinando allo scopo una superficie enorme che non ha eguali in nessuna città della provincia e del mondo.

Da qualche tempo, come gli incivili suggeriscono, chi intende liberarsi dei propri bisogni può andare sotto il parcheggio di largo Paone; nuova latrina pubblica alla faccia di chi ancora spera che diventi parcheggio sotterraneo, magari in questo periodo di festività natalizie dove i commercianti anelano ad un posto auto in più. Purtroppo, un’ampia rassegna fotografica disponibile sul nostro sito www.rifondazionecomunistaformia.org, dimostra come sia facile potersi liberare dei propri bisogni corporali ed allontanarsi comodamente indisturbati.

Ovviamente dentro il parcheggio sotterraneo esiste un locale utile allo scopo ma, altrettanto ovviamente, è chiuso ed inaccessibile a quanti – civilmente – vorrebbero servirsi di un vespasiano. Ma c’è di più! lo sconcerto aumenta quando accorgendosi che il bagno potrebbe essere utilizzato anche da portatori di handicap, subito dopo si constata che non si vedono accessi al parcheggio sotterraneo adeguati ai disabili. Infatti gli unici, eccezion fatta per le rampe per automobili, sono utilizzabili unicamente da normodotati, ragion per cui l’opera nonostante la giovane età, salvo soluzioni impreviste comunque non segnalate, appare difforme dagli standard che la norma impone in materia di barriere architettoniche.

La rabbia per le condizioni in cui si trova l’opera pubblica aumenta quando si scopre che al agli escrementi ed al cattivo odore si aggiunge il ristagno dell’acqua che piove dentro infiltrandosi dalle grate poste in alto e sprovviste di sistemi di raccolta di acqua. L’ex parcheggio (circa 140 posti auto) realizzato con contributi pubblici, rappresenta ormai un immensa “cattedrale nel deserto” abbandonata dalla propaganda del sindaco al suo maleodorante destino, perché sotterranea, non spendibile verso l’immaginario collettivo. In tal modo, questo enorme spreco di denaro pubblico diventa un’ottima soluzione di ripiego, vista la totale assenza nella zona centrale della nostra città di bagni pubblici.

Se cosi sta il parcheggio di largo Paone, non c’è da aspettarsi miglior sorte per il parcheggio multipiano di piazza Moro, riacquisito al patrimonio comunale con la delibera di Giunta n.392 del 16/11/2011 che quindi con tutta probabilità verrà riaperto da qui a breve. Possiamo solo sperare che ci almeno ci risparmino la seconda inaugurazione. Il dato è tratto. La capacità – assai scarsa – di questa maggioranza di amministrare la nostra città è plateale.

E’ evidente come non siano nemmeno in grado di completare opere in grande parte realizzate, riuscendo nella terribile magia di trasformarle in vecchie prima ancora di essere aperte. Come di tutta evidenza è il fatto che il potere politico di queste persone non deriva dalla loro capacità di gestire la “Res pubblica”, del tutto assente, bensì deriva da un sistema di favori e clientele che nulla hanno a che vedere con il bene comune.

on tutta tranquillità si può affermare che il parcheggio Paone è il risultato delle parole al vento di questa amministrazione circa la nostra vocazione turistica, come quelle spese per proporre di mettere busti di personaggi famosi lungo del vie del centro, per migliorarne “l’appeal”, trascurando completamente l’urgenza di rendere fruibile il vicino parcheggio!

Oltre le responsabilità politiche di questo immane spreco, ovviamente ci sono anche quelle amministrative, di cui noi chiediamo e continueremo a chiedere conto. Nonostante il clima di omertà che si intende far regnare su questa terra, che non conquisterà giammai la nostra rassegnazione. Verso cui, in direzione ostinata e contraria, opporremo sempre la speranza di una civiltà vera e diversa.

Gennaro Varriale
segretario del circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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