Il futuro è adesso…al giorno di oggi

Poco più di un anno fa, campeggiavano sugli spazi elettorali delle dichiarazioni fascinose e suggestive circa l’avvenire: il futuro è adesso! A distanza di un anno si può avere modo di fare una prima analisi di quale è stato il futuro di Formia nell’ultimo anno.

Purtroppo, per gli animati da propositi di riscossa, il nostro futuro è alquanto precario e disastrato ed al momento non ci sono segni che questo possa volgere al meglio. Da tempo, costantemente, denunciamo la superficialità dell’amministrazione nel gestire e vigilare i lavori pubblici, per nulla sorpresi, constatiamo che invece di un opportuno ravvedimento, volto ad ottenere maggior attenzione, nulla cambia, anzi. A dimostrazione di ciò stanno i lavori di Largo Paone, la cui storia è ormai una vera e propria odissea.

Iniziati il 29 Settembre 2008 con la fine lavori fissata per il 26 Luglio 2009, successivamente dati in via di ultimazione a novembre 2010. A fine Gennaio 2011, invece dell’inaugurazione in pompa magna, abbiamo appreso nostro malgrado che questi sarebbero continuati a causa delle “criticità venute fuori per sistemare la rete fognaria”, per cui ci saremmo aspettati nel volgere di pochi mesi la tanto sospirata conclusione di questi. Invece? nei giorni scorsi è bastato un temporale di poche ore per fare allagare la strada proprio in corrispondenza di largo Paone! Allora la domanda è d’obbligo? ma il sindaco, gli assessori ai lavori pubblici e dirigenti di provincia e comune, le imprese che stanno a fare? Vorremmo, per il bene dei cittadini, che questi fossero fatti isolati. Invece no!

La memoria va agli inizi di novembre del 2010 quando l’attività edilizia comunale, subì un altro grave smacco, proprio nel quartiere “capitale” della città. In località Campovodice si verificò una frana nell’area interessata dal cantiere del parcheggio, un parziale slittamento verso valle di parte delle “gabbionate” eseguite con contestuale conseguente svuotamento del rilevato realizzato a monte delle stesse. Anche allora l’amministrazione, ha giustificato il fatto, come al solito, attribuendo le responsabilità all’accidente, all’imprevisto ed al destino, cinico e baro, che ha fatto verificare il danno un attimo prima del rimedio.

A tutt’oggi nonostante il cartello cantiere segnali come termine dei lavori il 15 Ottobre 20110, il parcheggio è non stato ancora ultimato e visto lo stato in cui versa, prevediamo che non lo sarà ancora per molto. Nei giorni scorsi, però altre “gabbionate” sono crollate finendo miseramente a valle, in località Rio Fresco, quasi nello stesso identico modo.

In questo caso, oltre ad evidenti carenze nella progettazione e nella direzione dei lavori, è evidente la presenza di scarichi non controllati che hanno sicuramente peggiorato le cose. Eppure lo smottamento di Campovodice avrebbe dovuto mettere in guardia la pubblica amministrazione, sulla sicurezza di tali opere. Al contrario, il sindaco insieme ad altri notabili di comune e provincia, lancia in resta, al grido di “il futuro è adesso” il 20 marzo 2010 si è precipitato ad inaugurare il vicino parcheggio, lasciando che tutto procedesse incontrollato come nulla fosse fino al peggio.

Alche è lecito pensare che oltre la polemica politica, nemmeno la gravità dei fatti che si ripetono continuamente in città inducono quest’amministrazione a ravvedersi, recuperando un minimo di attenzione. Cicerone, tanto amato dal sindaco, tanto da rievocarlo nelle famose notti, sosteneva: Cuiusvis hominis est errare: nullius nisi insipientis, in errore perseverare (“è cosa comune l’errare; è solo dell’ignorante perseverare nell’errore”).

Siamo sicuri che se il sindaco avesse dovuto pagare di tasca propria quei lavori, all’esito disastroso degli stessi, avrebbe allontanato i responsabili in malo modo. Invece – forse proprio perché non paga di tasca propria – ma impiega i fondi concessi da coloro che pagano le tasse affronta questi avvenimenti delittuosi con animo sereno, confermando stima nei responsabili.

E’ il caso di dire che a Formia, in occasione delle piogge, non basterà più dotarsi di un semplice ombrello, ma sarà opportuno dotarsi anche di strumenti di soccorso, nel caso ci si dovesse ritrovare a fondo valle di uno dei previsti allagamenti o smottamenti che si verificano in prossimità dei lavori dell’ineffabile sindaco.

A Formia accadono fatti sconcertanti, verso i quali più che indignazione sembra maturare assuefazione. Bisogna resistere e reagire – anche attraverso la denuncia – per assicurare alle generazioni future una città migliore di quella che un modo superficiale ed inadeguato ci vuole consegnare. Noi assicuriamo il nostro impegno.

circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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