Elezione del nuovo segretario. Le prossime priorità del Circolo “ENZO SIMEONE”
l circolo “ENZO SIMEONE” del Partito della Rifondazione Comunista di Formia ha svolto nei giorni scorsi la propria assemblea degli iscritti, con all’ordine del giorno la nomina del nuovo segretario. Dopo una discussione partecipata e proficua è stata valutata positivamente la candidatura del compagno Gennaro Varriale, che ha raccolto il consenso unanime dei presenti. Nell’occasione sono stati rinnovati anche i due organismi che regolano la vita democratica del partito: il Direttivo ed il Collegio di Garanzia.
All’interno dell’assemblea sono stati numerosi gli attestati di stima per il segretario uscente, la compagna Roberta Trombetti, che si è fatta carico di un circolo che ha vissuto un lungo periodo di “transizione” dovuto alla scissione della componente “vendoliana” avvenuta durante il congresso nazionale di Chianciano, e che subito dopo si è trovata ad affrontare due impegni elettorali molto importanti (le elezioni provinciale e le elezioni regionali), riportando un buon successo in termini di consenso, premio allo spirito di servizio con cui ha affrontato la campagna elettorale, senza nulla chiedere per il proprio torna conto personale, riprendendo gli studi umanistici che aveva temporaneamente sospeso, confermando comunque il suo impegno nel direttivo del circolo.
Si è poi proseguito nell’analisi delle priorità che dovranno guidare il partito nel breve e lungo periodo. Le conclusioni ed il conseguente impegno che il segretario ed i compagni hanno evidenziato riguardano i mali endemici di questa città, da aggredire con forza, che sono:
l’impunità di cui gode l’attuale classe politica che conduce a garantire ai propri portatori di voti e ai propri parenti, appalti e posti di lavoro, all’interno di un sistema di privilegi e complicità istituzionali che di fatto li mette a riparo da eventuali sanzioni amministrative e penali.
Lo sfruttamento dei lavoratori, ampiamente diffuso nel tessuto produttivo, in settori quali ad esempio il commercio, i servizi, l’agricoltura e l’edilizia. In questo quadro generale ancora più discriminata è la donna, che, nonostante il proprio grado di istruzione, molto spesso diplomi, lauree o master, non riesce a sfuggire al lavoro sommerso che si declina in impieghi tradizionalmente poco qualificati e soprattutto sottopagati.
La mancata tutela delle fasce più povere della popolazione, sempre più ai margini e che di fatto sono escluse da qualsiasi possibilità di miglioramento economico, se non episodico come ad esempio gli interventi una tantum che sanno più di concessione del principe che l’esercizio di un diritto.
I problemi che colpiscono gli immigrati che, a causa dell’attuale normativa di chiaro stampo razzista, trovano ad affrontare numerosi problemi di natura amministrativa, aggravati da una gestione fin troppo burocratica, se non inesistente, che li rende ulteriormente preda dei loro sfruttatori, spesso italianissimi. Il tanto decantato sportello immigrati è chiuso da mesi.
L’aggressione al territorio con scelte di urbanistica che ci preoccupano perché rischiano di segnare pesantemente il destino della nostra città, vedi il piano casa, arenato nelle sabbie mobili del consiglio regionale, e il nuovo Piano Regolatore Generale che sta disegnando l’architetto Purini. Operazioni che sanno più di rafforzamento della deriva speculatrice che si è impadronita della politica formiana, che del soddisfacimento del bisogno abitativo dei cittadini, in particolare per quanto riguarda la costruzione di edilizia pubblica (case popolari). Sarebbe inoltre utile capire quante sono le concessioni edilizie e/o le sanatorie che hanno interessato parenti dei politici che affollano la nostra città. Altro dato interessante, da indagare, che non riguarda Formia ma tutto sud pontino, è l’alto numero di indagini, spesso diventate condanne, da parte della magistratura per reati di natura ambientale, ai danni di consiglieri comunali di centrodestra;
Allo stesso tempo, lotteremo affinchè la amministrazione sia meno chiusa e più trasparente, come deve essere, come già previsto dalla normativa nazionale, ostinatamente disapplicata dalle nostre parti. Di fatto le nostre continue richieste di atti, nonostante sollecitazioni alla Prefettura, sono rimaste inascoltate, tanto da lasciarci pensare che è un segno della paura di essere presi con le mani nella marmellata.
La difesa degli spazi pubblici, i cui oneri di utilizzo non devono gravare sui cittadini ma sulle casse comunali. Non è una questione di poco conto, visto che in tali luoghi che si creano i nuovi cittadini;
La difesa dei beni comuni, come acqua e salute, che devono ritornare ad una gestione completamente pubblica. Per questo saremo nei prossimi giorni nelle piazze di Formia, all’interno del comitato “4 Sì per i referendum”, a chiedere che si ponga fine allo scandalo che in questi anni ha visto coinvolto un bene comune come l’acqua, che è stato sottratto dalle nostre mani per essere regalato ad Acqualatina, ricevendone in cambio disservizi e tariffe astronomiche, proprio in un momento di crisi come questo, che vede il potere di acquisto delle famiglie sempre più in calo. Certo cosa aspettarsi da chi rifiuta il risultato del referendum del 1987 con cui gli italiani hanno già detto no all’energia nucleare, con il solo scopo di arricchire i cugini francesi, senza minimamente preoccuparsi degli effetti negativi del suo utilizzo sulla salute.
L’aggressione del tessuto socio-economico da parte della criminalità organizzata, che negli anni ha alzato sempre più il tiro, diventando di fatto l’investitore finanziario più importante della nostra città, così come dimostrano gli innumerevoli sequestri che le forze dell’ordine hanno effettuato negli ultimi anni, una malattia che va estirpata, così come va estirpato il legame tra criminalità e politica, un argomento di cui molto evitano addirittura di parlare, derubricandolo solo ad un problema di natura giudiziario e non, come crediamo, ad un problema sociale; la gestione dei servizi non essenziali che sono stati dati temporaneamente in gestione a privati, è necessario che si attivino le procedure opportune per verificare il rispetto del capitolato dall’appalto e che ad esempio venga pubblicato sul sito del comune un report mensile sulle opere realizzare, gli investimenti effettuati, le non conformità riscontrate dagli uffici preposti e così via.
La nostra opposizione, insieme ad altre forze politiche a che la gestione del servizio dei rifiuti venga ceduto ad un privato, così come ha più volte tenuto a precisare l’attuale amministrazione, una scelta allarmante se guardiamo al resto della provincia di Latina, dove numerosi sono stati i casi in cui è dovuta intervenire la magistrature, per scoperchiare il pentole del malaffare che si era impadronito della “munnezza” per garantire ai privati un arricchimento illecito.
Rimane l’obbiettivo, più volte ribadito nel suo intervento conclusivo, da parte del nuovo segretario di essere sempre disponibile a sentire la propria base elettorale, cogliendone sentimenti e valutazioni, per adeguare la proposta politica a quelle che sono le sempre più forti aspettative del popolo comunista, in profonda crisi ma mai domo. Perché questo avvenga però è necessario che ci sia la collaborazione di tutte le forze sociali sane di questa città, solo migliorando la partecipazione popolare all’attività amministrativa e sociale della nostra città potremo scrivere un’altra storia, lasciandoci alle spalle i mille problemi che ci perseguitano, che poi è ciò che meritiamo.
circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia