La scuola cade a pezzi, in Italia come a Gianola
Nel mese di settembre all’apertura delle scuole, denunciammo la discutibile gestione delle classi della scuola dell’infanzia di Gianola, che al suo avvio già risultò sottodimensionata a causa della chiusura dei locali dell’ex-Enaoli per carenze igienico sanitarie ( l’ASL intervenne in tal senso).
Già allora rilevammo l’arroganza dell’amministrazione nel giustificare le sue decisioni di fronte ai genitori che chiedevano spiegazioni sulle condizioni in cui si sarebbero trovati i propri figli.
Oggi siamo all’intollerabile. La scuola dell’infanzia di Gianola soffre di problemi di infiltrazioni d’acqua, provenienti dal tetto e dalle finestre,che produrrebbero vere e proprie pozzanghere se le maestre, con l’aiuto dell’esiguo personale disponibile, non provvedessero con i secchi a fermare l’allagamento. Come se ciò non bastasse, l’impianto di riscaldamento risulta sottodimensionato rispetto a quanto necessario per riscaldare aule destinate alla didattica, più grandi delle normali stanze per abitazioni (per cui sembrano adatti quei termosifoni).
Ad aggravare la situazione ci risulta che ad oggi l’impianto di riscaldamento sia guasto. In ultimo, ma non meno importante, la soluzione adottata per la refezione per la quale viene impiegato l’atrio della scuola, usato per il pranzo di tutti i bambini. A questo è da aggiungere la singolare divisone delle aule che sono separate da tramezzi che non arrivano al soffitto creando un eccesso di rumore e la reciproca interferenza tra le attività delle aule attigue.
Pertanto riteniamo sicuramente disattesi gli standard acustici previsti per le attività scolastiche. Il risultato è che i bambini sono praticamente esposti all’acqua, al freddo, al rumore e che pranzano in condizioni igienico – sanitarie molto precarie. Gli interventi fino ad ora tentati sono stati dei veri e propri palliativi e non hanno potuto far altro che certificare l’assoluta inadeguatezza sia della copertura, sia dell’impianto di riscaldamento.
Considerando che l’età dei bambini va dai tre ai cinque anni o poco più, non ci sembra che il sito scolastico in questione sia stato realizzato con la dovuta attenzione e perizia. Solo lo spirito di sacrificio e la professionalità delle maestre – che meriterebbero una struttura migliore – riesce a mitigare il disagio in cui si trovano i bambini e le famiglie.
L’amministrazione comunale – che come d’uso si è precipitata ad inaugurare il plesso senza accertarsi che fossero stati rispettati gli standard previsti per le scuole – deve riparare il tetto e gli infissi, deve risolvere il problema del riscaldamento, come deve assicurare che la refezione avvenga in condizioni di assoluta sicurezza dal punto di vista igienico, per poi subito dopo avviare la richiesta di accertamento delle responsabilità civili e penali di quanti hanno commesso errori nella progettazione e/o realizzazione dell’opera.
La scuola – al contrario dell’importanza data ad essa dal governo Berlusconi – è un elemento della società. Alla scuola è riservato il compito di educare alla vita civile i futuri cittadini, in tal senso ad essa devono essere riservate le risorse umane finanziarie necessarie. In tempi di crisi economica, le finanze pubbliche devono essere utilizzate con parsimonia ed i lavori devono essere affidati avendo certezza che sia stato raggiunto l’equilibrio tra gli standard previsti ed i costi necessari.
Com’è possibile che sia stata dichiarata agibile ad un istituto scolastico ridotto in tali condizioni. Ancora una volta l’amministrazione dà prova di come, dopo la propaganda di routine, i cittadini debbano scoprire sulla propria pelle i segni della più completa disattenzione di questi politici per la res pubblica.
Di fronte a questo stato di cose, di fronte alla chiusura del teatro Remigio Paone, del centro Multimediale di via O.Spaventola, dello stato di abbandono in cui è lasciato il Parco de Curtis, di fronte alla chiusura delle sale comunali, noi chiediamo le dimissioni del responsabile della gestione degli istituti scolastici e culturali della nostra città:«l’assessore alla cultura ed all’istruzione La Mura».
Roberta Trombetti
segretario del Circolo “ENZO SIMEONE”
Rifondazione Comunista
Formia